Oggi è un altro giorno, Lory Del Santo, “mio figlio si è tolto la vita, meglio così” Serena Bortone gelata
Lory Del Santo è andata ospite da Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” e si è raccontata come tante altre volte ha fatto in varie trasmissioni televisive. Lory Del Santo dà l’impressione di esser una donna forte, che riesce da sola nella vita e che non si è mai appoggiata a nessuno per andare avanti e per rialzarsi di fronte alle tragedie che ha vissuto. Il dolore, lo strazio, lo sconforto riescono sempre a lasciare il posto alla forza di questa donna che raccoglie tutta se stessa e ricomincia, forse anche più forte di prima.
Lory del Santo, a proposito del suicidio del figlio dice una frase che gela Serena Bortone
Lory Del Santo, da Serena Bortone si è messa a nudo e ha anche raccontato del suicidio del figlio e di come lei oggi, a distanza di anni, se ne sia fatta una ragione. Lory del Santo ha anche chiuso il suo racconto con una frase molto forte che ha lasciato senza parole Serena Bortone. Lory Del Santo ha raccontato così: «Non ha mai visto un medico, mentalmente era super intelligente e questa sua condizione gravava su un altro aspetto che era il distacco da ciò che nella vita è la felicità». E poi ha detto: «Purtroppo forse è meglio che sia successo… Sono andata a ritrovare tutti i suoi scritti, mi sono ricordata tutto quello che mi dicevano le insegnanti a scuola. Alla fine, forse è stato meglio così perché ci sono malattie che non tornano mai indietro».
Lory Del Santo, ha anche aggiunto per spiegare meglio la situazione: «Le medicine che possono guarire queste malattie sono solo apparenti e portano a disfunzioni fisiche gravissime… Lui ha vissuto il meglio che poteva, io gli ho dato tutto quello che potevo per stargli vicino quindi non ho nessun rimpianto».
Lory Del Santo ha raccontato la violenza subita
Qualche mese fa Lory Del Santo è andata ospite da Eleonora Daniele a Storie Italiane e ha raccontato di aver subito una violenza fisica: «Non sono riuscita a denunciare … tante volte da ragazza mi sono chiesta quale sarebbe stata l’arma che avrei usato per difendermi se mi fosse successa una cosa così terribile. Reagire alla violenza è complesso e io non avevo armi per difendermi».
E poi: «Quell’uomo mi ha picchiata io ero inerte. Un uomo contro una donna vince sempre. Ho capito che l’unica soluzione sarebbe stata la fuga. Sono stata buona e accondiscendente, ma con l’occhio attento ai dettagli per capire quando era maturo il momento di scappare».
Infine, ha consigliato a chiunque si dovesse trovare nella sua situazione: «Denunciare è giusto, ancora oggi la mia rabbia è quella di aver accettato di salire in camera con quell’uomo, ma mi fidavo di lui».