La Vita in diretta è un appuntamento imperdibile per chi, ogni pomeriggio ama essere informato sulle vicende strettamente legate alla quotidianità che, purtroppo, in questo periodo riguardano prevalentemente la pandemia da covid.
Alberto Matano, conduttore in solitaria per questa edizione ha, comunque, una squadra di autori e inviati molto valida che gli garantisce una riuscita del programma e tante soddisfazioni.
Alberto Matano è poi anche molto seguito da un punto di vista personale, infatti, è tanta la curiosità sul suo privato e su chi divide la vita con lui da quando lui stesso ha dichiarato, in un’intervista rilasciata a Domenica In dalla sua grande amica Mara Venier che sta vivendo una storia d’amore molto importante ma non vuole assolutamente rivelare con chi. Il conduttore e giornalista ha, però, anche detto che quando ci sarà qualcosa di importante lo svelerà.
In tanti pensano che la sua compagna sia la giornalista e collega Emma D’Aquino che, però, ha smentito categoricamente la relazione spiegando che si tratta solo di amicizia.
Alberto Matano alla conduzione di Vita in diretta in soli 20 minuti di messa in onda ha superato Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso
Martedì 19 gennaio, Alberto Matano con “Vita in diretta” è andato in onda per soli 20 minuti perché poi ha dovuto dare la linea a Rai Parlamento Speciale e Giuseppe Candela, giornalista di Dagospia ha scritto così: “Barbara d’Urso che si fa battere da Alberto Matano in onda solo per venti minuti. Così è dura”.
Infatti, mentre Matano ha avuto 2 milioni e 636mila spettatori pari al 14,4% di share Barbara non ha superato il 13,7% con 1 milione e 956mila spettatori nella prima parte e il 14,1% con 2 milioni e 318mila spettatori nella seconda.
Tanti sono stati i commenti di approvazione dei dati che testimoniano, ancora una volta, quanto sia amato il giornalista della Rai.
I rapporti attuali tra Alberto Matano e Lorella Cuccarini
Dopo la rottura plateale dei rapporti tra Lorella Cuccarini e Alberto Matano i due non si sono più incontrati né hanno più avuto un faccia a faccia. Tutto si è concluso con la lettera della Cuccarini che raccontava così: “C’è una “prima volta” alla quale non ero preparata: il confronto con l’ego sfrenato e sì, diciamolo pure, con l’insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi”.