Amadeus stanco di tutte le voci: « … ci vediamo nel 2022 … »

Amadeus anche quest’anno, in coppia con Fiorello, dovrebbe condurre il Festival di Sanremo. E, anche se manca pochissimo, il condizionale è d’obbligo perché i problemi da risolvere legati alla pandemia sono tanti. E’ infatti difficile mantenere il distanziamento sociale in un teatro e garantire la sicurezza delle regale anticovid. E poi in questo periodo che tutti i teatri e i cinema sono chiusi sembra un affronto, a chi lavora in questo settore, aprire solo il teatro Ariston. E da qui sono scaturite una serie di polemiche.

In un primo momento si era pensato di tutelare le persone che sarebbero andare in sala ad assistere alla kermesse musicale più importante d’Italia facendole vivere per tutta la durata del Festival in una nave da crociera, isolate dal resto del mondo ma pare che questa decisione sia poco fattibile e Amadeus, suo malgrado, ha dovuto rinunciare anche a quest’idea.

Amadeus fa una dichiarazione forte: «Uniti per marzo oppure rinviamo al 2022»  

Amadeus, che è anche  direttore artistico di questa edizione di Sanremo come lo è stato l’anno scorso, ha dichiarato: «Se lo posticipi a maggio non è Sanremo» e poi ha dichiarato al Corriere della Sera: «Io sono sempre stato chiaro o Sanremo si fa in sicurezza – perché la salute viene al primo posto – oppure non si fa».

E, ancora, a proposito di Sanremo giovani: «È stato fatto in un teatro piccolo, con tanti cantanti e tecnici che si sono avvicendati sul palco. È andato tutto bene: non abbiamo avuto mezzo problema. Se il protocollo sanitario è preciso le cose si possono fare. Con Sanremo Giovani la Rai lo ha dimostrato».

Il cast di Sanremo è già deciso

Per quanto riguarda il cast di Sanremo i nomi sono stati già rei noti: Fiorello, per una serata sul palco insieme ad Amadeus ci sarà Elodie e poi Matilda De Angelis, l’attrice di The Undoing.

A chi ha proposto di far slittare il festival a maggio, Amadeus ha risposto: «Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar. E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso. Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo devo volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022».

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Lorenzo Costantino