Il Festival di Sanremo è la manifestazione canora più importante d’Italia e, su questo, nessuno discute. Ogni anno, da sempre, le polemiche che lo accompagnano sono innumerevoli e poi le critiche, sia quelle positive che negative, si sprecano: sui conduttori, sulle eventuali vallette, sui vestiti dei cantanti e chi più ne ha più ne metta.
Amadeus fuori di sé ha anche minacciato di lasciare
E’ accaduto che, a causa della pandemia da covid, le restrizioni a cui la macchina del Festival deve essere necessariamente sottoposta sono innumerevoli e Amadeus, su alcune, non è affatto d’accordo. Lui vuole, a tutti i costi, gli spettatori in sala e su questo punto non è per nulla propenso a fare un passo indietro.
Ha anche minacciato di non condurre più ma, pare, che alla Rai questa minaccia non abbia fatto alcun effetto.
Dopo che si è intromesso anche il ministro Franceschini, Amadeus è andato davvero fuori di sé e sui social ha scritto questo post: “L’ignorante afferma, il colto dubita, il saggio pensa” e tutto il popolo del web ha capito che il messaggio era indirizzato proprio a Franceschini.
Dopo che Amadeus ha minacciato di andare via e di lasciare per quest’anno in mano ad altri sia la direzione artistica del festival che la conduzione immediatamente è stato fatto un altro nome, quello di Alberto Matano. Ed è scoppiata la bomba.
L’intromissione del ministro Speranza
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: “Per quanto concerne gli spettacoli che si svolgono in sale teatrali – qual è, per l’appunto, il Festival di Sanremo – restano vigenti le prescrizioni di cui all’articolo 1 comma 10 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, che consente lo svolgimento degli spettacoli in assenza di pubblico”.
E poi: “Credo che gli artisti, operatori e tutti i lavoratori dello spettacolo abbiano apprezzato le parole del Ministro Franceschini sulla necessità di interpretare senza eccezioni le norme relative alla sicurezza nei teatri e nei cinema”.
Sul sito di Palazzo Chigi è stat pubblicata la seguente Faq: la presenza di pubblico è consentita negli studi televisivi, “in quanto alle trasmissioni televisive non si applica il divieto previsto per gli spettacoli, perché la presenza di pubblico in studio rappresenta soltanto un elemento ‘coreografico’ o comunque strettamente funzionale alla trasmissione”.
il sindaco Alberto Biancheri ha dichiarato: “La mancata realizzazione del Festival e la reiterata chiusura del Casinò, dopo un 2020 economicamente devastante, porterebbe un minor introito alle casse comunali da portare il Comune al default, richiedendo l’intervento prefettizio sulla gestione ordinaria”.
E, ancora: “L’eventuale annullamento avrebbe gravi ripercussioni sugli alberghi, con molti già provati da un anno di crisi che sarebbero costretti a chiudere. Auspico che tutte le istituzioni affrontino con coscienza ogni problematica propedeutica al regolare svolgimento del Festival nel rispetto dei protocolli sanitari”.