Eccoci arrivati al mese della verità come più volte dichiarato dal ministro della pubblica istruzione Stefania Giannini entro la fine di luglio sarà presentata la nuova riforma dell’accesso alle facoltà a numero chiuso come quella di medicina.
Sembra sempre più probabile che il numero chiuso rimarrà e che quindi delle selezioni ci saranno per la facoltà di medicina ma non più con il test preliminare d’ingresso, svolto lo scorso 8 aprile, ma con nuovi metodi di selezione.
Al momento sembrerebbe che vi sarà l’iscrizione libera per il primo anno di facoltà di medicina ed in seguito in due tempi differenti avverranno le selezioni per ridurre gli studenti ai livelli richiesti dalla comunità europea che sono un numero di ammessi par al 10% degli iscritti.
Le selezioni dovrebbero avvenire come avvengono nelle università di medicina in Francia: a metà e alla fine dell’anno accademico cercando di premiare chi ha più frequentato e chi si più distinto superando più esami ed avendo voti eccellenti.
I periodi previsti per le selezioni sarebbero intorno a dicembre e a giugno di ogni anno.
Con queste selezioni il numero degli iscritti per il secondo anno accademico diminuirebbe drasticamente fino ad arrivare al numero stabilito.
Sono però in molti ad essere contrari a questa nuova modalità di selezioni e soprattutto a far sentire la loro voce sono i professori universitari di medicina che richiedono che il ministro ci ripensi perché gli atenei presenti sul territorio italiano non avrebbero la possibilità di garantire le lezioni ad un numero così elevato di iscritti come si prevede che ve ne siano per il primo anno.
Sembra inoltre assai improbabile che la riforma possa già partire senza ostacoli già dal prossimo anno accademico e si fa sempre più spazio nello staff del ministro della pubblica istruzione di rimandare l’attuazione della riforma nel 2016 con i test di ammissione alla facoltà di medicina che si dovrebbero tenere per l’ultimo anno il 2015 molto probabilmente però a settembre.