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Test medicina 2014: ultime notizie esito ricorsi Tar Lazio per irregolarità Bari e Roma

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I test di medicina che sembrano in procinto di essere definitivamente abrogati con la nuova riforma del ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini che si sono svolti lo scorso 8 aprile hanno determinato numerosi polemiche e tantissimi ricorsi.

Bene proprio ieri il Tar del Lazio ha esaminato alcuni dei tantissimi ricorsi presentati per gravi irregolarità durante lo svolgimento delle prove ed ha riammesso con riserva 2 mila studenti che potranno ora iscriversi tranquillamente alla facoltà di medicina.

Grande soddisfazione per il sindacato degli studenti dell’Unione degli Universitari che è stato il fautore con il Codacons di quasi tutti i ricorsi collettivi presentati a Tar del Lazio.

I ricorsi sono stati presentati per le irregolarità avvenute a Bari dove il giorno delle prove era stato constato che un plico era stato manomesso e mancava una busta contente le domande dei test e di fatto aveva falsato la regolarità dello svolgimento delle prove perché qualcuno era entrato in possesso già dei quesiti prima che si svolgesse la prova.

L’accaduto fu subito denunciato alla digos di Bari che sta indagato per individuare gli eventuali colpevoli.

Altro irregolarità gravissima è stata quella avvenuta a Tor Vergata a Roma dove gli studenti che si apprestavano a sostenere l’esame erano seduti al momento uno di fianco all’altro e non come previsto dal regolamento distanziati di almeno un posto.

A spiegare nei minimi particolari le irregolarità avvenute è stato uno degli  avvocati che ha presentato i ricorsi Michele Bonetti che ha così sintetizzato: “Schede anagrafiche raccolte e conservate separatamente rispetto alla busta del Miur contenente i materiali d’esame; codici alfanumerici (che rendono possibile l’abbinamento al nome, ndr) visibili; un imprecisato numero di plichi di concorso sostituiti dalla Commissione per errori di compilazione da parte dei singoli candidati o per difetti dei plichi stessi”.

Dopo la sentenza che rimette in discussione la bontà dei test essendo stati riammessi 2 mila studenti il 20% in più del previsto urge fare chiarezza su quale sarà la nuova norma che regolerà il numero chiuso alla facoltà di medicina.

Sembra sempre più probabile che il metodo che sarà adottato sarà quello francese che prevede l’iscrizione libera per tutti gli aspiranti medicina che dovrebbero essere all’incirca 65 mila e due selezioni in  due periodi diversi a metà ed alla fine del primo anno accademico con  il tentativo di tener conto i risultati del primo anno e di premiare i più meritevoli.

A questa ipotesi sono contrari alcuni esponenti politici anche dello stesso governo Renzi e i professori universitari che ritengono impossibile poter effettuare regolarmente le lezioni con un numero così alto di studenti.

Invece di parere esattamente i sindacati degli studenti che sono favorevoli alla fine dei test di ammissione che come dimostrato ieri hanno solo creato tante polemiche e ricorsi.

Alberto Irone uno dei maggiori rappresentanti Rete degli Studenti Medi ha così commentato la decisione del Tar del Lazio: “Siamo partiti dal caso di Bari, dove erano spariti quattro, che hanno alterato la par condicio del concorso; da lì è partita la fuga di notizie e grazie al codice del compito e al vizio dell’anonimato vi è stata una fuga di notizie e un cocktail micidiale che ha inciso su una graduatoria nazionale. Adesso, dopo oltre 2000 ricorrenti, il Ministro deve cambiare le regole di un gioco truccato, e le deve cambiare con le vittime di questi anni, ovvero gli studenti; per questo chiediamo una risposta immediata sia al Capo del Governo Renzi, che al il ministro Giannini. Oggi si è chiusa un’epoca, caratterizzata dal numero chiuso, ed è necessario aprire una nuova fase dell’università italiana che elimini i test d’ingresso e il Numero Chiuso”.