L’aria che tira, Myrta Merlino brutalizza il suo ospite “Evidentemente la stanno …”, gelo in studio
L’aria che tira è una trasmissione molto seguita e apprezzata anche se la conduttrice Myrta Merlino ha faticato un po’ perchè agli inizi gli ascolti erano abbastanza bassi.
Ma la trasmissione piace e il piglio della giornalista convince il pubblico che la ripaga regalandole buoni ascolti.
Myrta Merlino all’ospite Gennaro Migliore lo tratta con sarcasmo
Durante la puntata de L’aria che tira di ieri, la conduttrice Myrta Merlino ha perso un po’ la pazienza con l’ospite.
Si parlava di controlli rispetti alle prescrizioni che ci sono a causa della pandemia da covid e in collegamento c’era il deputato renziano che ha detto di essere d’accordo con Matteo Bassetti, primario del San Martino di Genova, che sostiene che è possibile aprire tutto dal 26 aprile.
Migliore ha detto a questo proposto: “Faccio l’esempio di Trastevere io vivo lì e vedo molte aggregazioni di giovani, anche prima delle 22. Se fossero aperti i bar ci sarebbe un controllo diffuso e non poliziesco”.
E poi ha aggiunto: “Regoleremmo meglio e di più la situazione anche perché da quello che sto vedendo non è materialmente possibile controllare centinaia di migliaia di persone. Come si fa a controllare via del Corso quando ci sono migliaia di persone che camminano? È evidente che c’è bisogno di equilibrio”.
A questo proposito Myrta Merlino ha detto: “Però io trovo strano che non vedo mai un controllo” e lui ha controbattuto: “Ma ci sono, io stesso sono stato fermato tre volte”.
La Merlino a questo punto ha detto: “La staranno seguendo allora, io non sono mai stata fermata”. Il deputato di Italia Viva, evidentemente a disagio, ha risposto: “Non è che non ci sono controlli però stiamo parlando di volumi molto importanti. Il rischio calcolato è una misura che è prudente e capace di interpretare gli andamenti epidemiologici e anche di ascoltare le categorie più in crisi”.
Matteo Bassetti a L’aria che tira
Matteo Bassetti , molto pungente ha detto a Myrta Merlino: “Forse qualche mio collega lavora più per sé. Noi diamo dei suggerimenti tecnici, poi chi decide è la politica”.
E poi Bassetti ha continuato: “Io guardo alla realtà che mi trovo di fronte ogni mattina …Ho quasi 15 posti liberi su 25, i reparti si stanno progressivamente svuotando e i ricoveri delle persone più anziane stanno diminuendo anche grazie alla vaccinazione. Non è tutto finito, ci aspettano altre settimane difficili, io però guardo i numeri. Chi come me passa la propria vita a lavorare insieme alla propria Regione forse ha una maggiore idea rispetto a chi invece lavora contro la propria Regione”.
Bassetti ha anche aggiunto: “Io non mi sento di criticare la decisione di Draghi, che mi sembra di buon senso e presa in base a quello che gli è stato suggerito da tanti medici. La politica è mediazione, è chiaro che un epidemiologo vorrebbe riaprire a rischio zero, ma il Paese non potrebbe aspettare a ottobre-novembre”.