Il caso è esploso e tutti i giornali e tutte le televisioni ne parlano. Fedez ha denunciato, sui social, di essere stato censurato prima che andasse sul palco del 1 maggio ad esibirsi.
La dirigenza Rai ha negato e lui ha reso pubblica una telefonata, registrata, in cui gli veniva detto che sarebbe stato opportuno che certe cose non le dicesse, che non esprimesse a pieno i suoi pensieri su alcune tematiche sociali.
Ma Fedez non ha rinunciato e non intende rinunciare a battersi per l’approvazione del Ddl Zan contro l’omofobia.
L’attacco di Selvaggia Lucarelli a Fedez è brutale
Sulla questione non poteva non intervenire Selvaggia Lucarelli che, sui suoi canali social, ha attaccato Fedez.
Selvaggia Lucarelli ha scritto così: “Oggi abbiamo scoperto che in Rai esiste il patronato politico, pazzesco. Vorrei raccontarvi che succede da qualche decennio e che la politica (tutta, a destra e sinistra) non si limita a chiedere a un cantante di non fare politica su un palco, ma decide amministratori, conduttori, contenuti e veti”. Poi ha anche aggiunto: “li decidono anche i partiti di quei politici che oggi twittano Bravo Fedez, con acrobazie degne delle finali di un campionato russo di ginnastica ritmica”.
Selvaggia Lucarelli ricorda le canzoni di Fedez contro Tiziano Ferro dopo che il cantante ha fatto outing
E poi, ricordando i testi delle canzoni di Fedez contro Tiziano Ferro dopo che quest’ultimo ha fatto coming out ha scritto: “Improvvisamente paladino del mondo Lgbt. Bene. Fedez però è anche quello che quando il primo cantante italiano famoso anche fuori dai confini nazionali ha fatto coraggiosamente coming out e nel 2010 – mica ora, con la strada più che spianata- nella canzone Tutto il contrario gli dedicò la strofa: ‘Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing, ora so che ha mangiato più wurstel che crauti. Si era presentato in modo strano con Cristicchi: ciao sono Cristiano non è che …?”. Una “licenza poetica“, tipica di certo machismo rap, che farà sorridere qualcuno ma che certo, nel clima attuale, farebbe inorridire chi difende Fedez a spada tratta. “
E poi ha continuato: “Quella strofa era violenta, qualunque lettura le si voglia dare. La canzone è ancora lì, mai ritirata”.
La Lucarelli ha anche continuato dicendo: “il coraggio si misura con un’unica unità di misura: quanto e cosa si rischia di perdere, compiendo una determinata azione. Fedez ha sposato una causa giusta in una fase di consenso per il ddl Zan enorme, e per fortuna”. Ma Fedez “non lavora in Rai, non ha bisogno dei pochi soldi della Rai perché ne guadagna moltissimi altrove … lui continuerà a mangiare“.