Demetrio Albertini ha sciolto le riserve ed ha deciso di scendere in campo e di candidarsi alla presidenza della FIGC.
Il posto è diventato vacante per le dimissioni dell’oramai ex presidente Abete che ha lasciato volontariamente il suo incarico dopo lo sfacelo della spedizione mondiale italiana ai mondiali in Brasile dove è stata eliminata al primo turno.
Le votazioni per le elezioni del nuovo Presidente delle Federazione Italiana Gioco Calcio avverranno il prossimo 11 agosto 2014.
Per il momento i candidati alla presidenza sono proprio l’ex centrocampista del Milan e della nazionale e Carlo Tavecchio presidente della lega dilettanti.
Demetrio Albertini è stato una colonna del Milan con il quale ha vinto tutto ciò che si poteva vincere cinque scudetti, due Champions, una Coppa Intercontinentale.
Con la nazionale ha avuto meno fortuna riuscendo ha conquistare due secondi posti ai mondiali giocati negli Stati Uniti nel 1994 e agli europei in Belgio e Olanda nel 2000.
Il centrocampista del Milan ha scelto una carriera insolita per un calciatore quella di dirigente federale ed attualmente ricopre il ruolo di vice presidente della federazione.
Durante la conferenza stampa di presentazione il forte ex centrocampista ha dichiarato che il calcio italiano deve puntare per rinascere molto di più ai vivai che al momento non sono molto curati.
Albertini ha iniziato la sua conferenza stampa con le seguenti parole: ”Mi metto a disposizione. Ho sempre fatto il regista in campo e ora vorrei essere il regista del cambio di marcia”.
Il nuovo candidato alla Presidenza della Figc anche detto che:“Da tempo avevo maturato considerazioni su quello che il nostro calcio sta subendo, confrontandomi anche con il calcio europeo. Ed ero giunto alla conclusione che occorre mettere al centro del rilancio il calcio giocato. Mi sono chiesto se ci potesse essere la possibilità di fare qualcosa. E la risposta è stata che prima di tutto dobbiamo sapere chi vogliamo essere”.
Albertini ha anche spiegato il suo programma come nuovo Presidente della Figc:” Dobbiamo puntare a un modello snello ed efficiente, mentre oggi la Federazione non è nella condizione di prendere decisioni su obiettivi comuni se non all’unanimità. Basti pensare che la somma di due componenti può raggiungere un peso pari al 51% in Assemblea. Ma queste stesse componenti sono in minoranza nel Consiglio Federale, rendendo di fatto impossibile qualsiasi scelta strategica”.
Demetrio Albertini ha anche annunciato la volontà di diminuire le squadre professioniste: “Dalla riduzione delle squadre professionistiche e allargamento della base per il reclutamento, con la revisione dei criteri di inserimento nelle rose, a una nuova politica sull’immigrazione degli atleti che sia rispettosa delle leggi dello Stato, ma che non sia un blocco per il sistema” . Dobbiamo lavorare creando sinergie e fare in modo che queste componenti possano lavorare costruendo un corretto equilibrio tra il valore culturale, sociale ed economico che il calcio rappresenta” .
Il nuovo presidente federale dovrà scegliere anche il ct della nazionale tra una vasta rosa di possibili pretendenti tra i quali ci potrebbero essere anche Antonio Conte liberato da poco dalla Juventus dopo aver vinto tre scudetti di fila con la squadra bianconera .