Il valore delle case negli ultimi cinque anni è sceso del 155 mentre le tasse, Imu, Tarsi ecc., hanno determinato un aumento della pressione fiscale sulle abitazioni del 100%.
Valori significati resi noti dalla CGIA che mostrano un quadro estremamente preoccupante per il mercato immobiliare italiano.
La crisi si fa sentire sulle famiglie italiane e molto con l’impossibilità di avere denaro liquido per l’acquisto di un proprio appartamento ed inoltre con la quasi impossibilità di avere credito dalle banche.
Questo inevitabilmente pesa nel mercato immobiliare con un altissimo numero di appartamenti in vendita e con pochissimi acquirenti in questo scenario di quasi immobilità nella compravendita inevitabilmente il valore degli appartamenti è destinato a diminuire.
Ma quello che stupisce che le tasse invece di seguire di pari passo il mercato immobiliare tendono ad aumentare anzi dal 2010 e 2014 la pressione fiscale è diventata il doppio.
Giuseppe Bortlolussi, segretario del CGIA, ha spiegato qual è la situazione del mercato immobiliare attuale ed allo stato quanto incide la pressione fiscale: “Tra il 2010 e il 2014 abbiamo assistito ad un incremento spaventoso del prelievo fiscale sulle abitazioni e, parallelamente, a una drastica riduzione del valore di mercato delle stesse. Due fenomeni di segno opposto che hanno contribuito a ridurre la ricchezza degli italiani”.
Il CGIA di Mestre ha preso come esempio un appartamento che rientra nella categoria catastale A2 ed ha potuto constatare che mentre nel 2010 l’immobile valeva 200 mila euro ora ne vale soltanto 170 mila e che invece le imposte sul predetto immobile sono salite del 104% passando dal 300 euro annui a più di 600 con un aumento delle pressione fiscale del 140%