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Stasera Italia, Barbara Palombelli crolla e piange in diretta, in studio nessuno parla più

Ieri sera alla fine della conduzione di Stasera Italia, Barbara Palombelli ha chiuso il programma piangendo per il dolore immenso per la morte della ragazza di 18 anni che , dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca è morta.

La ragazza, Camilla Canepa si era sottoposta al vaccino in un open day aperto ai giovanissimi.

E Barbara Palombelli ha commentato così la sua morte: “Forse si poteva evitare“.

Barbara Palombelli in lacrime per la morte di Camilla Canepa

Una ragazza di 18 anni dopo essersi sottoposta al vaccino con Astrazeneca, ha iniziato a stare male tanto che è subito apparso necessario il ricovero.

Barbara Palombelli ha detto commentando la tragica notizia: “Faccio le mio condoglianze ai genitori di Camilla Canepa, bisogna stare vicini ai genitori, agli amici…”. Ma poi è crollata e ha pianto perchè quella di Camilla, come ha detto la stessa Palombelli era una morte che forse si poteva evitare.

Poi ha aggiunto: “Domani ne parleranno tutti. Forse poteva essere una morte che si poteva evitare”.

Oltre a Barbara Palombelli si è commossa anche Antonella Viola, immunologa che, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, ha dichiarato: “Per me oggi è una giornata difficile. Io sono mesi che dico che il vaccino AstraZeneca non va somministrato alle donne giovani e oggi, con la morte della 18enne di Genova, per me è un fallimento personale“. E poi ha aggiunto: “Questa volta voglio dire di non fare la seconda dose AstraZeneca. Perché se è vero che non ci sono dati su trombosi nella seconda somministrazione, è anche vero che ci sono pochissimi dati visto che in pochi hanno ricevuto due volte il siero”.

Gimbe sul vaccino AstraZeneca

Contro la somministrazione del vaccino Astrazeneca, ha preso posizione anche il presidente del Gimbe, Nino Cartabellotta che ha dichiarato: «Anacronistico che, a fronte delle indicazioni del Ministero, nelle ultime 3 settimane siano state somministrate 473 mila dosi a persone con meno di 50 anni».

E poi ha aggiunto: «Da 12 settimane consecutive il trend dei nuovi casi si conferma in discesa, sia per la ridotta circolazione del virus come dimostra la riduzione del rapporto positivi/casi testati, sia per la costante diminuzione dell’attività di testing».

E, ancora: «A fronte di una media nazionale di 150 persone testate al giorno per 100 mila abitanti si rilevano notevoli e ingiustificate differenze regionali».

E sul vaccino AstraZeneca, Cartabellotta ha dichiarato: «in un’ottica di salute pubblica e di strategie vaccinali il profilo beneficio-rischio del vaccino si modifica in relazione alla circolazione del virus. Ed è anacronistico che, a fronte delle indicazioni del Ministero della Salute che già dallo scorso 7 aprile raccomandava AstraZeneca “preferenzialmente” per gli over 60, nelle ultime 3 settimane, su un totale di 1.431.813 dosi di vaccini a vettore adenovirale somministrate, il 33,1% (473.578 dosi) siano state somministrate a persone under 50 e l’11% (158.156 dosi) nella fascia 18-29».

E, ancora: «Nei soggetti più giovani, già a minor rischio di Covid grave, in condizioni di bassa circolazione virale l’incidenza di effetti avversi, seppur molto bassa, supera i potenziali benefici del vaccino nel prevenire ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva o decesso».