La riammissione del Tar del Lazio di circa 2 mila studenti inseguito alle irregolarità avvenute durante le prove sostenute lo scorso 8 aprile ha determinato la fine dei test di medicina tra un mare di ricorsi e polemiche.
L’anno prossimo a giorni dovrebbe essere resa nota la riforma del numero chiuso il ministro della pubblica istruzione renderà note le nuove modalità di selezione i test di medicina non dovrebbero esistere più.
Si pensa di istituire un metodo di selezione molto simile a quello francese, dove per gli aspiranti medici vi è la possibilità di iscriversi liberamente, per poi dover sostenere, in due tranche, le selezioni che presumibilmente dovrebbero avvenire a metà del primo anno accademico (dicembre/gennaio) e a fine anno accademico (maggio/giugno).
Come effettivamente avverranno le selezioni non è ancora noto ma si presume che possano avvenire mediante delle domande riguardanti le materie che si studiano il primo anno in medicina però da rispondere mediante un terminale che senza l’ausilio di nessuna commissione provvederà tramite un programma sofisticato a correggere le prove generando le graduatorie degli ammessi.
Il grosso problema, che già si avrà in piccolo con l’ammissione di altri 2 mila alla facoltà di medicina, è come poter gestire un enorme flusso di studenti per il primo anno accademico di medicina ed inoltre come si potranno tenere le lezioni negli atenei italiani che non sono in grado di ospitare un numero così elevato di studenti.