Questi ultimi anni per Amadeus sono davvero stati unici perché ha condotto e sta conducendo, dopo un periodo buio terminato con la sua partecipazione come concorrente a Tale e quale show” di Carlo Conti, numerose trasmissioni e la sua ascesa sembra non volersi più fermare.
Amadeus, che è al comando della fortunatissima trasmissione della Rai “I soliti ignoti” ha condotto due Sanremo di seguito accanto al suo amico fraterno Fiorello e sta per condurre, forse, il terzo.
Amadeus parla de I soliti ignoti e dice “E’ stato agghiacciante”
Amadeus si è trovato a condurre Sanremo, per la prima volta nella storia, senza pubblico a causa della pandemia da covid e ha rivelato, in occasione di un’intervista rilasciata al
periodico Mio: “Il pubblico è estremamente importante. Ce ne siamo resi conto non solo a Sanremo. Le prime registrazione de I Soliti Ignoti senza nessuno sono state agghiaccianti. Il pubblico è il dodicesimo uomo in campo, come si dice nel calcio. Ti aiuta a portare avanti lo spettacolo”.
Invece, della prossima avventura e cioè la conduzione all’Arena di Verona ha detto: “Sono realmente emozionato … Sono realmente emozionato. Il mio sogno era quello di presentare il Festivalbar all’Arena, ma nei cinque anni in cui l’ho condotto era chiusa alla musica pop”.
Poi ha parlato della conduzione della prossima edizione del Festival di Sanremo e ha rivelato che lo condurrà: “ … solo se ci saranno le possibilità … Ne stiamo parlando. La priorità è poterlo fare solo se ci saranno le reali possibilità di fare un Sanremo della rinascita”.
Fabrizio Salini svela: “Nessuno ci avrebbe creduto”
Fabrizio Salini, che per tre anni è stato l’amministratore delegato in Rai, a fine luglio sottoporrà il bilancio all’azienda e ha rivelato: “Sanremo senza pubblico è stata una scommessa vinta. Faceva parte di un percorso per mettere al centro musica e giovani, la vittoria dei Maneskin, anche all’Eurovision, e il loro primato nelle chart internazionali premia il lavoro di Amadeus e Fiorello. Tre anni fa nessuno ci avrebbe creduto”.
Fabrizio Salini parla del contributo che ha dato in Rai e rivela: “Ho portato in Rai più cultura, più documentari. Ho puntato sull’offerta digitale, Rai Play, su cui c’era tanto scetticismo: oggi è una piattaforma con contenuti originali aperti al grande pubblico”.
E poi ha aggiunto: “Avrei voluto in Rai Checco Zalone, un personaggio davvero unico”.