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Riforma pensioni 2014: ultime novità Quota 96 e precoci, abolizione e modifiche Fornero

Riforma-pensioni-2014-ultime-novità-Quota-96-e-precoci-abolizione-e-modifiche-Fornero4mila lavoratori che hanno creduto e combattuto per un loro sacrosanto diritto vedono la luce in fondo al tunnel.

Stiamo palando dei quota 96 , gli  esodati della scuola, che dal 1 gennaio 2012, giorno di entrata in vigore della nuova riforma Fornero, non hanno mai fatto mancare di far sentire la propria voce per un diritto acquisito scippato dalla cattiva interpretazione di qualche burocrate che ha preparato l’attuale riforma della pensione.

Ora la giustizia sembra ristabilita con l’emendamento a firma dell’Onorevole Ghizzoni, da sempre in prima fila nella lotta dei Quota 96, presentato con la riforma della Pubblica Amministrazione che è stato approvato dalla Commissione Affari Istituzionali della Camera.

Da domani inizierà alla Camera la discussione dell’intera riforma della PA che dovrebbe essere esaminata ed approvata entro il 31 agosto e se così fosse per il Quota 96 il 1° settembre si aprirebbero le porte della meritata pensione.

Tutto verte su un,errata interpretazione fatta dalla Fornero su quando termina l’anno scolastico che per la riforma pensionistica in vigore finisce il 31 dicembre, mentre in realtà termina il 31 agosto di ogni anno.

Una volta chiarito e ristabilito questo con il nuovo emendamento a firma della Ghizzoni tutti i lavoratori e lavoratrici del comparto scuola, insegnati e personale Ata, che hanno raggiunto Quota 96 e cioè 30 anni di contributi e 60 anni di età o 31 anni di contributi e 60 anni di età potranno dal 1 settembre accedere alla pensione.

Un gran bel risultato per i Quota 96 che può determinare anche delle conseguenze positive per altri lavoratori come i lavoratori precoci e gli esodati che da tempo chiedono delle modifiche all’attuale riforma pensionistica ritenuta da molti iniqua.

Tanto ingiusta e dura che la stessa Fornero in una recente intervista ha dichiarato che ora i tempi sono cambiati e con il ritrovamento delle risorse la riforma pensionistica in vigore potrebbe essere cambiata.

Solo il mese scorso è stata proposta dalla Lega Nord  una raccolta di firme per un referendum per l’abolizione della legge Fornero.

Bene i risultati sono stati spaventosi 570 mila firma raccolte soprattutto al sud d’Italia dove notoriamente la Lega  Nord non è molto amata con moduli per le firme terminati in un baleno nei municipi.

Ora spetta alla Corte di Cassazione esaminare la validità delle firme e della richiesta di referendum che se accertata decreterà il ritorno degli italiani al voto per decidere se abolire o meno la riforma pensionistica attualmente in vigore conosciuta meglio come legge Fornero.