Linus, direttore di Radio Deejay, ha rilasciato un’intervista ad Aldo Cazzullo in occasione della quale ha fatto delle rivelazioni e delle dichiarazioni decisamente pesanti nei confronti del Molleggiato, Adriano Celentano. Vediamo cosa ha detto.
Linus parla di Adriano Celentano “Lavorare con lui è inutile”
Linus, che è stato ospite al Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, si è raccontato in un’intervista e, innanzitutto ha parlato di sè stesso dicendo: “Chiamarsi Pasquale Di Molfetta e arrivare dalla Puglia a Milano non è stato semplice, mi sembrava che tutti i Brambilla mi guardassero storto: venivamo additati come qualcosa di esotico”.
E poi, quando il giornalista gli ha chiesto come è stato per lui lavorare con il grandissimo Adriano Celentano, lui ha risposto: “Umanamente utile, ma lavorativamente inutile: alla fine fa quello che vuole lui e ti senti un po’ frustrato. Ma è un personaggio come pochissimi. Quando ero tra gli autori di 125 milioni di caz.z*** gli chiesi come mai non aveva ancora cantato la mia canzone preferita, Storia d’amore: disse che non si ricordava le parole, perché lui ha sempre fatto pochi concerti dal vivo. La improvvisò nel suo salotto. Fu meraviglioso”.
Linus ha poi raccontato la sua vita
Poi Linus si è lasciato andare ai ricordi e ha svelato un dolcissimi suo ricordo d’infanzia: “Io a tre anni che corro fuori dal vialetto di casa, ho il sole al tramonto alle spalle e rimango sorpreso dalla lunghezza della mia ombra davanti a me. Il primo ricordo pubblico risale invece al 1963, quando fu assassinato Kennedy, fu l’ingresso nell’età adulta”.
Poi Linus ha anche detto: «Tanti artisti sono troppo centrati su sè stessi … sono grandi sul palco, ma noiosi nel privato»
Linus, ha anche parlato di un suo grande amico, Elio (delle Storie Tese) e di lui ha detto: «È un matto vero, e per me è un complimento. È doubleface: timido e riservato in privato, detesta quando lo riconoscono e lo fermano per strada; a una signora che gli chiedeva se fosse famoso, rispose che era il celebre cantante Franco Baglioni. Sul palco invece si trasforma, non ha paura di niente: non ho mai visto nessuno come lui». E poi, ancora di sé stesso: «Di solito un dj ha una ragazza in ogni porto, io ho conosciuto mia moglie nel 1987 a Riccione». Mentre, di un altro suo grande amico, Jovanotti ha detto: «Penso che la sua grandissima forza sia la curiosità: Lorenzo legge, ascolta e parla tantissimo».
E poi, in ultimo, di Nicola Savino con il quale lavora da tantissimi anni, circa 20, ha detto: «Ormai è un matrimonio, lui è la moglie con i baffi».