Lino Banfi, il noto attore pugliese in questi giorni è stato protagonista di una disavventura della quale se ne sta ampiamente parlando. Sarebbe stato, infatti censurato dal Moige, ma per quale motivo? L’attore sarebbe colpevole di aver pronunciato una parola considerata “scomoda” e “fuori posto” nello spot della Tim. A parlare è stato lo stesso attore nel corso di un’intervista che ha rilasciato al settimanale Chi. Ma cosa ha dichiarato Lino?
Dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, dunque, l’attore si è anche lasciato andare ad una riflessione relativa anche alle pellicole del passato. Secondo Banfi, se queste fossero state mandate in onda oggi sarebbero sicuramente considerate offensive, visto quanto accaduto in questi giorni. “Avevo fatto un film con Johnny Dorelli, Dio li fa poi li accoppia, in cui ero un salumiere gay e lo facevo esageratamente, non le dico come servivo la mortadella al banco: se lo facessi adesso mi massacrerebbero”. Questo nello specifico quanto dichiarato da Lino Banfi, il quale poi nel corso dell’intervista ha anche aggiunto “Risulterei indelicato, invece all’epoca era tutto risolto con il sorriso, era solo un film divertente”.
Sicuramente l‘attore vanta una carriera davvero ricca di grandi successi ed al giorno d’oggi ancora qualcuno vorrebbe rivederlo protagonista della fiction Un medico in famiglia dove ha interpretato i panni di nonno Libero. “Non capisco queste polemiche sull’espressione “porca pu..ena” nel mio spot pubblicitario: quell’espressione è un gioco, fa ridere, per noi pugliesi è come ‘ostrega’ per un veneto, non c’è volgarità”. Questo quanto spiegato da Lino Banfi, che ha così commentato la censura, nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale di Alfonso Signorini.
“Premi ne ho ricevuti, ma partecipare a un festival, un riconoscimento lì, sarebbe un’altra cosa”, ha aggiunto ancora l’attore, il quale a distanza di tanti anni si è anche lasciato andare ad una confessione. “Ho due gioielli fin’ora tenuti solo per me”, questo quanto raccontato dall’attore. Lino Banfi, però, che è sembrato un fiume in piena nel corso dell’intervista, ha poi aggiunto “Una è di Federico Fellini, l’altra di papa Francesco del 26 luglio scorso”. In questa lettera, il Pontefice pare lo abbia ringraziato per aver dato modo a intere generazioni di poter sorridere.