Ieri, su La7 è andata in onda un’altra puntata de L’aria che tira il programma condotto dalla bravissima Myrta Merlino. La Merlino aveva ospite in studio Alessandro Cecchi Paone e in collegamento Claudio Giorlandino, direttore sanitario di Alta Medica, che è uno specialista con tantissima esperienza cosa che anche la Merlino ha specificato quando lo ha presentato al pubblico a casa.
Però, l’intervista con il direttore sanitario ha preso una piega che la Merlino né tantomeno Cecchi Paone si poteva aspettare. Vediamo cosa è accaduto.
Il direttore sanitario dice “La terza dose del vaccino è inutile perchè il virus non circola più”
Appena è iniziata la conversazione sul tema covid, la Merlino ha dato la parola a Claudio Giorlandino che, stupendo la conduttrice, ha detto: “Noi siamo completamente pro vax ma io sposo completamente quello che ha detto il Ministero della salute israeliano che vaccinare, non serve più tanto. Hanno iniziato la terza dose perché non sapevano che fare ma non perché credono che il vaccino possa fare qualcosa”.
E poi ha proseguito: “La terza dose ci aumenta la quantità di anticorpi – e questo è innegabile – contro un virus che però in pratica non c’è più”.
Gianluigi Paragone, che anche lui era ospite in collegamento, vedendo le facce della Merlino e di Cecchi Paone, ha detto ridendo: “Vi ha spiazzato!”.
La reazione di Alessandro Cecchi Paone
A quel punto Alessandro Cecchi Paone, non trovandosi daccordo affatto con la tesi del direttore sanitario, è andato su tutte le furie chiedendogli: “Perché deve confondere la gente?” E Giorlandino: “Questo vaccino non funziona più. Non funziona perché agisce su una proteina, la Spike, che è mutata. E non lo dico io, lo dice tutta la letteratura internazionale”.
E Cecchi Paone: “E quindi? …vada fino in fondo, che cosa dobbiamo fare?”
E il medico: “I vaccini erano validi nella prima fase … Attualmente non servono. Dobbiamo cambiare vaccino”.
Ma la Merlino, con una faccia incredula e sbigottita per le parole del medico, ha insistito chiedendogli cosa fare per sconfiggere il virus che è ancora in circolo e il medico ha insistito sulle sue affermazioni: “Noi abbiamo un vaccino contro un virus che non c’è più cioè quelli che usiamo in Occidente sono tarati soltanto per eccitare anticorpi contro la proteina Spike che muta continuamente. Le varianti sono dovute appunto a questo mutamento. Chi fa un vaccino tradizionale e questo non lo è, ha una difesa contro tutte le proteine non soltanto verso questa piccola proteina. E’ giusto vaccinarsi ma per cose che funzionano. Fare una terza dose di vaccino per un virus che è mutato serve a poco”. E, poi Giorlandino ha ancora aggiunto: “…lo avevano sconfitto, ma quando è ripartito ha dato la stura ai tamponi rapidi che hanno sensibilità del 20-30% non del 90 come scrivono i bugiardini che fino ad aprile 2022 sono autoreferenziali. Questi tamponi rapidi hanno fatto sentire tranquilli e 15 giorni dopo è scoppiata l’infezione”.