Ieri, domenica 3 ottobre, è andata in onda un’altra puntata di Domenica In condotta da Mara Venier che ha avuto in studio tanti ospiti. Mara Venier, recentemente, ha dichiarato di essere fermamente convinta di condurre, per l’ultima volta, Domenica In e poi di avere voglia di ritirarsi dalla tv per dedicarsi ai suoi affetti più grandi, il marito Nicola Carraro, i figli e gli adorati nipoti.
Infatti, in una recente intervista rilasciata al settimanale Oggi, ha dichiarato: “Basta, non mi vedrete più in tv! Lo ripeto e ne sono convinta. Dopo questa smetto. È troppo faticoso… Anche quest’anno farò del mio meglio, ma sento il bisogno di pensare a me, di dedicarmi del tempo, di avere più cura di me. Sono spaventata. Lo sono di mio già per la mia insicurezza cronica, ma più ancora lo sono perché non riesco a parlare. Faccio una fatica bestiale: ho una morsa che mi crea una grande difficoltà di eloquio. E tante parole non riesco a pronunciarle”.
Mara Venier a Gianfranco Vissani: “Non mi toccare e non mi baciare”
Ieri, ospite da Mara Venier, tra gli altri, è andato lo chef Gianfranco Vissani che ha provato ad insegnare a cucinare la pasta alla carbonara mentre la Venier gli ha rovinato, per le troppe intromissioni, la dimostrazione dei passaggi della ricetta. Mentre Vissani era intento a preparare la pasta, provava a baciare la Venier con tanto affetto ma lei gli ha detto: “Non mi toccare e non mi baciare!”.
Durante la preparazione della pasta, la Venier che aveva ospiti in studio anche Pupo e le gemello Kessler, ha detto: “Dobbiamo aspettare che si cucini lo spaghetto. Accompagnate Pupo e le gemelle Kessler che noi dobbiamo cucinare”.
Le gemelle Kessler parlano di Don Lurio
Ieri ospiti dalla Venier sono andate le due gemelle Kessler ormai 85enni.
Loro hanno detto di stare così bene perché: “ … mangiamo tutto, non siamo mai ingrassate”.
E poi hanno parlato di Don Lurio: “Il ballo è molto cambiato ma credo che questo era un ballo perfetto, mai volgare”.
Alice Kessler ha detto: “Lui voleva sempre ballare con noi, voleva sempre mettersi in mezzo. Aveva delle idee stupende ma come passi era molto limitato“.
Invece di Antonello Falqui: “Si lavorava moltissimo con lui, era pignolo ma bravissimo. A volte lui non voleva andare a casa la sera, era straordinario. Provavamo fino a mezzanotte a volte”.