Ieri, ospiti da Silvia Toffanin a Verissimo sono andati Elena Santarelli e il marito Bernardo Corradi. I due, che sono una coppia molto unita e che hanno dovuto affrontare la malattia del figlio Giacomo, poi per fortuna guarito dopo anni di terapie, si sono molto aperti e hanno raccontato come è la loro vita insieme, l’inizio del loro amore e i progetti futuri.
Elena Santarelli risponde alla domanda sul terzo figlio e gela Silvia Toffanin
Elena Santarelli e Bernardo Corradi sono insieme dal 2006 e si sono sposati dal 2014.
Nel 2009 è nato Giacomo e nel 2016 è nata Greta Lucia.
Silvia Toffanin ha chiesto alla Santarelli se avessero intenzione di diventare, ancora una volta, per la terza, genitori e Elena Santarelli ha risposto così: “Un altro figlio? Se non fosse accaduto quell’incidente di percorso di Giacomo eravamo propensi entrambi ad avere una famiglia più numerosa”.
E poi: “Non ce la faccio Silvia, troppa paura, troppe verità sbattute in faccia. Non solo le mie, anche quelle di altri bambini. Conosco troppi pericoli. Quando frequenti un ospedale pediatrico se ne vedono veramente tante. Ti dico la verità, ho paura, non me la sento. Mi sarebbe tanto piaciuto, ma mi fermo a due”.
Elena Santarelli racconta come è cambiato il marito: “Prima aveva il piede in 500 scarpe”
Elena e Bernardo sono molto innamorati ma lei ha detto del marito “ … aveva il piede in 500 scarpe”.
Poi hanno raccontato come si sono conosciuti.
Elena e Bernardo si conobbero in discoteca ma lei era fidanzata. Corradi, comunque, la corteggiò senza cedere e lui a questo proposito ha detto con ironia: “Da attaccante ho tentato”.
Poi, quando la Santerelli tornò single, lo chiamò chiedendogli: “Ci vediamo?” ma lui per “tirarsela” rispose al messaggio: “Elena chi?” e così iniziò la loro storia d’amore che dura tutt’ora e che è stata messa a dura prova dalla malattia del figlio oggi superata. La Santarelli non ha nascosto che è stata dura andare avanti nei momenti più bui anche quando veniva attaccata solo perchè si concedeva una seduta dal parrucchiere e sentiva le voci delle altre signore meravigliate che con un figlio malato si permettesse la leggerezza di una messa in piega. Ma lei, che è stata una vera combattente e che non ha mai mollato la speranza di vedere il figlio guarito, ha pianto tanto ma è e andata dritta per la sua strada.