Qualche sera fa, Platinette e Tommaso Zorzi erano al Maurizio Costanzo show dove hanno parecchio battibeccato. I due, che non sono mai andati d’accordo, se le sono dette di tutti i colori e, ad un certo punto, è dovuto anche intervenire Maurizio Costanzo che, in qualche modo ha dato ragione a Zorzi anche prendendo in giro Platinette. Infatti, Platinette che aveva chiesto al sindaco di Milano, Giuseppe Sala se i luoghi dove è obbligatorio indossare le mascherine fossero indicati da cartelli, è stato preso in giro da Costanzo che ha commentato così questa domanda: “vai vestito in quel modo e ti preoccupi delle mascherine?” facendo ridere tutto il pubblico in sala.
Tommaso Zorzi ancora ancora al veleno contro Platinette
Dopo quello scambio di battute abbastanza al veleno tra Tommaso Zorzi e Platinette avvenuto sul palco del Maurizio Costanzo Show, Zorzi è andato ospite da Maurizio Costanzo a Facciamo finta che, il programma condotto dallo stesso marito di Maria De Filippi e Carlotta Quadri su R101.
Zorzi ha voluto, ancora una volta, parlare della lite tra lui e Platinette sull’argomento dei diritti lgbt e Costanzo ha detto: “Io sono dalla parte di Zorzi” e Tommaso: “Io non condivido nulla di quello che pensa Platinette su questo tema. La cosa che mi ha dato fastidio è stato il fatto di usare la parola f**** perché non è che se lo sei puoi dirlo. E’ una parola che sarebbe ipocrita dire che tra membri della comunità lgbt non si usa, perché si usa, la regola però è che si può dire tra di noi, non in tv o sui social. Sono parole che è meglio che non passino dai mass media perché basta che lo dica una persona una volta perché poi l’imbecille di turno si senta legittimato a usarla. Se uno mi scrive f***** sui social io non vado a vedere chi è, se è gay o non gay. Io lo posso denunciare per ingiuria.
Come se non ci fossero sinonimi più carini. Solitamente è una parola che è talmente legata a un insulto che ce ne sono tante altre che uno può dire, tipo gay o omosessuale, che nessuno si è mai offeso”.
Tommaso Zorzi si scatena contro Platinette
Poi Zorzi ha anche aggiunto: “Quello che mi dà fastidio è questo: che Platinette può fare Platinette oggi sul palco perché c’è gente che prima di lei ha combattuto per i diritti, ha combattuto perché un uomo possa vestirsi da donna, possa fare la drag queen, lo possa fare in televisione e possa essere riconosciuto come artista in quanto drag queen”.
E poi, ancora: “Tu non puoi però approfittarti di queste battaglie per il semplice fatto di esistere, perché se esiste Platinette è perché qualcuno prima di lei le ha consentito di essere lì”.
E poi ha anche aggiunto: “Altra cosa che mi ha dato un po’ fastidio è parlare di vittimismo della comunità anche perché dall’alto del nostro privilegio di vivere in centro a Milano, il ragazzino che è gay nella provincia siciliana ha ben altri problemi. Non è vittimismo”.
E poi ha detto ancora: “Non ci capiamo. E’ forse l’unica persona con cui nel backstage del Costanzo non ci salutiamo neanche”.
Costanzo, a quel punto, si è sentito in dovere di dire: “Comunico a Platinette che quando vuole ha diritto di replica”.