Pensioni, Poletti prepara nuove modifiche alla Fornero con flessibilità e prestito pensionistico
Al Messaggero Giuliano Poletti annuncia che vi saranno importanti modifiche alla legge Fornero e le parole del ministro del lavoro sono musica per le orecchie dei rappresentanti dei sindacati di Cigl, Cisl e Uil che hanno apprezzato l’apertura del titolare del dicastero del Welfare.
Poletti ha intenzione di introdurre nuove misure all’attuale sistema pensionistico a partire già dalla nuova legge di stabilità.
Via alla pensione anticipata e flessibilità è questa l’idea di uno dei maggiori rappresentanti dell’esecutivo Renzi.
Sembra strano che ci sia stato in questi ultimi mesi un totale cambiamento di rotta rispetto al passato da parte dell’esecutivo Renzi sulla riforma delle pensioni.
All’inizio del mandato da Presidente del Consiglio Matteo Renzi disse subito che le pensioni non sarebbero state toccate e la tendenza fu confermata anche dal ministro del welfare Poletti.
Ora a distanza di pochi mesi si cambia ed anche in maniera massiccia cercando di introdurre nuovi meccanismi che di fatto modificheranno radicalmente la riforma Fornero.
Le proposte sono diverse ma l’idea è di rendere possibile a chi ha raggiunto quota 100 sommando gli anni e i contributi e l’età di accedere alla pensione anche se con qualche sacrificio.
Una delle possibilità a vaglio di Poletti è l’idea di Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro della Camera e esponente del Pd che si possa accedere alla pensione al raggiungimento dei 35 anni di contributi e con almeno 62 anni compiuti.
Poi vi è la famosa proposta del prestito pensionistico ideata dal predecessore di Poletti, Giovanini che consente a chi ha perso il lavoro, come ad esempio gli esodati, di poter accedere ad un sistema di scivolo pensionistico a 60 anni ricevendo l’assegno della pensione sino a quel momento maturata ma decurtato dal 10 al 20%.
Il lavoratore che aderisce al prestito pensionistico al momento dell’accesso all’effettiva pensione dovrà restituire le somme ricevute come anticipo con una piccola decurtazione sulla pensione ricevuta.
Bisogna attendere solo qualche mese la presentazione della nuova legge di stabilità per comprendere quali effettivamente saranno le misure che Poletti intende adottare per consentire un accesso più morbido alla pensione rispetto a quello attuale.