Dado, il comico prima denuncia per aggressione il fidanzato della figlia e poi …
Brutta disavventura per Gabriele Pellegrini, conosciuto semplicemente come Dado, il noto comico e cabarettista di Zelig. Proprio in queste settimane, sembra che il noto comico sia tornato ad essere una presenza fissa nel cast del programma in questione. Ad ogni modo, in questi giorni sembra che il noto comico sia tornato a parlare di una vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista un paio di anni fa. Ma di cosa si tratta?
Dado, la disavventura accaduta nel 2019
In realtà, quindi, si tratta di un fatto che è accaduto un pò di tempo fa ed esattamente nel 2019 quando aveva riportato una prognosi di 30 giorni per una frattura del naso. Per quella, aveva incolpato Federico Molteni, un ragazzino minorenne e fidanzato con la figlia del comico. Sembra che un giorno a casa di Dado sia avvenuta una lite, un confronto che è diventato sempre più acceso, fino a quando il ragazzino avrebbe aggredito il comico, sferrandogli un pugno in faccia. Dado avrebbe denunciato il ragazzino e sarebbero partite le indagini che hanno evidenziato una realtà differente.
Il comico aggredito dal fidanzato della figlia?
Il comico non sarebbe stato picchiato così come ha raccontato. Ad ogni modo, la Procura di Roma avrebbe archiviato il caso e soprattutto ritenuto Molteni innocente e non colpevole e questa decisione è arrivata proprio un mesetto fa. Insomma, la Procura avrebbe ritenuto le accuse di Dado infondate, proprio per il fatto non sussiste.
La Procura archivia il caso, la rabbia del ragazzino
Ma non finisce qui, visto che il pubblico ministero avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per il comico accusandolo di diffamazione aggravata. Il motivo? Semplice, Dado aveva lanciato al giovane delle accuse molto pesanti e lo aveva fatto anche pubblicamente. Il giovane, tra l’altro è stato sentito da Leggo e nel corso di un’intervista avrebbe raccontato l’incubo vissuto. “Ho “vissuto un inferno per due anni e mezzo, mi sono ritrovato travolto da una bomba mediatica che mi ha rovinato la vita. Sono stato vittima di una menzogna pesantissima e mi sono sentito troppo a lungo impotente di fronte a un’ingiustizia”. Insomma, quelle del giovane sono parole molto forti e il fatto che anche la Procura lo abbia ritenuto non colpevole sembra che la dica tanto. Ma come sono andate davvero le cose?