Pierfrancesco Favino nel film che sarà presentato al prossimo festival del cinema di Venezia e che uscirà l’11 settembre vestirà una duplice veste, quella di attore e quella di produttore.
Infatti, nel film “Senza nessuna pietà” , opera prima di Michele Alahique che normalmente fa l’attore, Favino apparirà sul set nei panni di uomo per niente per bene. Infatti, Mimmo, così si chiama il personaggio interpretato da un bravissimo Favino se di giorno conduce una vita assai comune forse a tratti anche piatta svolgendo un lavoro a cui dedica tutto se stesso, un capocantiere, di notte si inventa strozzino o cravattaro riscuotendo i soldi dati in prestito per usura e, ogni volta che è necessario, caricando di botte i ritardatari.
Quest’ultima è un’attività che svolge su incarico di un parente, uno zio per la precisione.
Lo sfondo dell’ambientazione è quello di una Roma sempre meravigliosa ma che regala degli squarci di vita che fa paura se ci sei coinvolto ma che comunque fa venire i brividi se la osservi da lontano.
In questo modo di vivere che Mimmo ha ormai adottato come suo stile di vita ad un certo punto arriva una donna Tania interpretata da Greta Scarano.
La donna non è certo migliore del Mimmo che lavora di notte, infatti, vive ai margini sempre alla ricerca di soldi tanto da pensare di vendere il proprio corpo.
Favino per interpretare questo film è dovuto ingrassare di 20 kg ma per un attore del suo calibro, queste necessità sono all’ordine del giorno.
Infatti, questo bravissimo attore lavora molto anche all’estero tanto che da poco ha finito le riprese di “World War Z” insieme a Brad Pitt e una commedia francese “Une Mere” .
In Italia, invece, oltre a stare per uscire con il film “Senza nessuna pietà” a breve girerà anche una fiction su Ambrosoli.
In occasione dell’uscita del film “Senza nessuna pietà” ha rilasciato un’intervista al settimanale il “Messaggero” raccontando la sua idea di cinema e definendolo bello quando ha storie da raccontare che costringono all’azione dove però c’è spazio per l’amore anche se non quello inteso in un senso scevro di complicazioni e inoltre ha spiegato di essere contento di aver prodotto questo film perché opera prima del regista Alahique e di essere anche in futuro disponibile a produrre altri film a patto di crederci come crede in questo anche perché questo è un modo da parte degli attori di contribuire ad una ripresa del cinema italiano.