L’estate è arrivata ma pare non decolli sia meteorologicamente sia a livello turistico.
Probabilmente le due situazioni sono collegate anche se va a queste da aggiungere una terza e cioè la scarsa disponibilità economica.
Questa che stiamo vivendo è la prima settimana di agosto ma le strade sono percorribili agilmente senza che gli automobilisti vengano bloccati da code interminabile cosa che da sempre accade puntualmente così come gli aeroporti sono meta di scarsa affluenza.
Se vogliamo parlare di numeri dobbiamo stimare che circa trenta milioni di italiani non faranno vacanze.
E rispetto agli anni precedenti il crollo è da registrare e non di poco.
Innanzitutto le vacanze durano molto meno e poi non si raggiungono più mete di lusso ma ci si accontenta di rimanere nei paraggi o almeno in Italia.
La crisi c’è e si fa sentire anche se tanti sono anche disposti a chiedere prestiti e finanziamenti pur di non rinunciare alla tanto attesa vacanza che si aspetta tutto l’anno dopo un inverno lavorativo.
E anche questo è l’altro punto cruciale.
Con il tasso di disoccupazione elevato che abbiamo in Italia, non è possibile programmare una vacanza quando non si riesce neppure ad arrivare alla fine del mese per le spese di ordine giornaliero.
Ad aggravare la situazione quest’anno si è messo anche il cattivo tempo che non ha certo aiutato l’economia turistica.
Gli stabilimenti balneari per tantissime giornate sono rimasti chiusi e tante sono le disdette che sono arrivate.
Negli alberghi si riesce a trovare posto senza grandi difficoltà anche con prenotazioni richieste pochi giorni prima del soggiorno.