Selvaggia Lucarelli replica al veleno contro il ristoratore di Venezia: “mi viene da dire che …”
Selvaggia Lucarelli si trova spesso al centro del gossip e di diverse polemiche. Negli ultimi giorni la celebre giornalista è stata protagonista di una serie di polemiche legate alla notte di Capodanno trascorsa in una delle più famose città italiane ovvero Venezia. A distanza di qualche giorno la Lucarelli è tornata a far chiarezza su quanto accaduto e ha scelto di farlo per rispondere alle parole di un ristoratore.
La polemica di Selvaggia Lucarelli dopo il Capodanno a Venezia
Selvaggia Lucarelli ha trascorso l’ultimo giorno dell’anno a Venezia. La giornalista però non sembrerebbe conservare un bel ricordo di tale vacanza e nello specifico sembrerebbe aver mosso delle critiche nei confronti di un ristoratore che, stando a quanto detto dalla Lucarelli, non avrebbe chiesto ai suoi clienti il Green Pass e non sembrerebbe aver servito una cena all’altezza delle loro aspettative. Pochi giorni dopo però è intervenuto un altro ristoratore veneto che ha rivelato che la Lucarelli ha mangiato nel suo ristorante a pranzo e che si sarebbe trovata bene.
La replica della giornalista
Selvaggia Lucarelli non ha perso tempo e senza alcun timore ha risposto alle parole del ristoratore. La giornalista ha iniziato affermando di dover fare un racconto necessario in quanto, secondo quanto affermato dal ristoratore “Nelle mie cronache dei giorni precedenti di questa piacevole esperienza non c’è traccia. Mentre vengono sottolineati solo gli episodi negativi”. La Lucarelli rivolgendosi al ristoratore in questione e definendolo “ristoratore smemorato” ha voluto precisare che in realtà sia lei che il suo accompagnatore hanno raccontato tramite i propri profili social del pranzo in questione facendo anche il nome del ristorante, postando delle fotografie e precisando anche di aver ricevuto la richiesta di esibire il Green Pass. La Lucarelli ha poi proseguito “Le nostre storie sono state ripostate sull’account del ristorante e siamo stati ringraziati privatamente dal locale stesso, come da foto allegate. Mi stupisce dunque questa lettera che non racconta solo il falso, ma addossa goffamente il problema sul cliente sfortunato (!) anziché sui colleghi ristoratori che non chiedono il green pass, danneggiando la salute dei clienti e la reputazione della categoria”.
Le parole della Lucarelli
Selvaggia Lucarelli ha poi proseguito facendo riferimento al fatto che il ristoratore abbia reso noto l’intero menù ordinato dalla coppia. E proprio a tal proposito la giornalista ha parlato di una forte invadenza nella sua privacy definendola invadenza di ‘basso livello’. E ha poi concluso “Mi viene da dire che se questo riferire cose non vere a un giornale e calpestare la privacy dei suoi clienti è l’accoglienza di cui parla, preferisco il già narrato cenone con i russi e i due tortelli nel piatto. Che poi, a dirla tutta, nel suo ristorante i microplin al tartufo nel piatto erano sette, alla modica cifra di 37 euro. Questo l’avevo taciuto, in effetti, ma stranamente il ristoratore non se ne è lamentato”. Il ristoratore in questione deciderà di replicare a tali parole oppure no?