Ebola medico americano Kent Brantly contagiato dal virus in Liberia “Mostra segnali di miglioramento”

Grande paura nel vecchio continente e in America per il propagarsi del virus ebola che solo in poco più di sei mesi ha determinato la morte di più di 700 persone.

Dati da brividi anche perché i focolai dell’Africa Occidentale non sembrano essere stati domati anzi vi è alto numero di contagi.

Liberia, uno di quei paesi dove l’ebola si sta propagando ed espandendo a misura d’olio, erano andati a dare il loro contributi di medici senza frontiere due medici degli Stati Uniti d’America il trentatreenne Kent Brantly e la cinquantanovenne Nancy Writebol.

Tutti e due hanno contratto il virus dell’Ebola e il primo Kent Brantly è stato rimpatriato negli Stati Uniti d’America per cercare di salvarlo dalla terribile epidemia.

Il medico di soli 33 anni è padre di due piccolissimi figli è rientrato negli Stati Uniti d’America con uno specialissimo aereo che può trasportare solo un paziente e non mette in contatto il malato con il resto dell’equipaggio.

Kent Brantly è stato ricoverato sabato 3 agosto nel centro specializzato di dell’Emory University di Atlanta ed i medici hanno diramato già il primo bollettino medico che lascia ben sperare.

Il direttore sanitario dell’ospedale di Atlanta Tom Frieden ha rilasciato alla stampa le seguenti dichiarazioni sullo stato di salute del medico Usa che ha contratto l’ebola: “Mostra segnali di miglioramento. E’ incoraggiante vedere che sta migliorando. E’ davvero importante, e speriamo continui a migliorare”.

Sembra che il coraggioso Kent Brantly avesse la possibilità di poter utilizzare il vaccino sperimentale contro l’Ebola in Liberia ma abbia deciso di somministrarlo ad un paziente.

Ora negli Usa si attende l’arrivo del secondo medico che ha contratto il virus, Nancy Writebol, che è probabile che possa arrivare già oggi o massimo nella giornata di domani sempre viaggiando con lo stesso aereo utilizzato per Kent Brantly e sarà ricoverata all’ dell’Emory University di Atlanta.

La paura negli Usa e in Europa è tantissima anche perché si teme che il virus possa arrivare tramite qualche passeggero che non sa di averlo contratto e propogarsi rapidamente.

Per questo i maggiori aeroporti mondiali sono in pratica blindati con misure di sicurezza eccezionali per cercare di controllare subito lo stato di salute dei  passeggeri provenienti di paesi che hanno contratto la malattia .

Gli Usa hanno bloccato al momento qualsiasi collegamento aereo con la Nuova Guinea uno dei paesi maggiormente colpiti dall’Ebola.

Le altri nazioni dove il pericoloso virus si sta propagando sono la Liberia, la Nigeria e Sierra Leone.

La paura è tanta ma i maggiori responsabili dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno dichiarato che non  è possibile che il virus possa propagarsi sia in America che in Europa come sta avvenendo in Africa Occidentale.

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Lorenzo Costantino