La tutela dell’ambiente dovrebbe essere al primo posto nelle priorità dell’uomo per salvaguardare la propriavita e quella dei posteri.
La continua immissione di polveri sottili e di anidride carbonica sta sempre più espandendo l’effetto serra sulla Terra.
In Italia, come del resto in tante altre nazioni del mondo, il traffico sostenuto dai veicoli ha provocato lo scorso inverno un innalzamento delle poveri sottili presenti nell’aria tanto elevato che in alcune città italiane, come Roma e Milano, si è dovuto più volte ricorrere al blocco del traffico.
Bisogna cercare un rimedio per immettere meno anidride carbonica nell’aria anche perché da un recente studio la temperatura della Terra nei prossimi trenta anni si alzerà in media di almeno 5 gradi provocando il probabile scioglimento dei ghiacciai perenni che sono una grandissima risorsa della preziosissima acqua.
Un piccolo aiuto in questo panorama nefasto può essere dato da dei piccolissimi insetti come le formiche che nel loro lavoro quotidiano trattengono una quantità infinitesimale anidride carbonica.
Questa eccezionale scoperta è stata fatta dal professore Ronald Dorn, dell’Arizona State University di Tempe, dopo uno studio durato ben 25 anni.
In pratica le formiche mediante la lavorazione di minerali presenti sulla Terra ed in particolare il calcare con un processo chimico ancora sconosciuto, trattengono una piccola quantità di anidride carbonica che rimane imprigionata nella terra e non si libera quindi nello spazio inquinando l’aria che respiriamo.
Le instancabili lavoratrici creano ciò che avviene negli oceani dove grazie all’azione di raffreddamento si formano dei grossi depositi di calcare che contengono una quantità di anidride carbonica superiore a quella che si libera nell’aria.
Ronald Dorn ha potuto constatare che questa operazione viene svolta più volte durante la giornata da una formica che di solito vive poco meno di un anno.
Ma sono solo otto le specie di formiche in grado di provocare questo misterioso processo chimico.
Lo studio del geologo Dorn è stato pubblicato sulla rivista specializzata “Geology” e l’autore della ricerca ha spiegato che: “Non sappiamo se sono leccano, o se si tratta di batteri presenti nell’intestino della formica o dei funghi che crescono nelle colonie. Le formiche non sono state al centro della ricerca. Sono un nerd atmosferici”.
Sarebbe curioso sapere quanta anidride carbonica questo prezioso insetto ha trattenuto sulla Terra da quando è comparso nel globo e cioè da circa 65 milioni di anni.
Lo studio portato a termine da Dorn dimostra come è importante la salvaguardia di ogni specie vivente sulla Terra perché ciascuna al proprio compito che forse non sappiamo ma è preziosissimo per l’ambiente.