Selvaggia Lucarelli è tornata a parlare e lo ha fatto sempre attraverso i suoi social. Ebbene, sembra proprio che la nota giornalista e opinionista abbia commentato il fatto che Massimo Giletti ha ospitato nel corso della puntata del 13 marzo a Non è l’Arena, il cantante Giuseppe Povia. Sembra che quest’ultimo sia stato ospitato per parlare di guerra e questo ha lasciato un po’ di stucco la stessa Selvaggia Lucarelli. Ma per quale motivo? Facciamo un pò di chiarezza.
Il noto cantante è stato ospite nel programma di Massimo Giletti e pare che abbia avuto un botta e risposta con Alessandra Moretti e pare che ad un certo punto il dibattito si sia fatto più intenso e molto acceso. “Mi dia del costoro”, avrebbe detto Povia rivolgendosi all’europarlamentare del Partito Democratico che pare gli stesse dando del lei. “Forse lei è un comico“, avrebbe aggiunto la Moretti, parole alle quali Povia sembra abbia risposto così “Il comico è Zelensky“.
Selvaggia Lucarelli pare che nelle scorse ore abbia avuto da ridire sull’ospitata di Giuseppe Povia a Non è l’Arena, il programma condotto da Massimo Giletti e che va in onda ogni domenica. Conosciamo tutti Giuseppe Povia per essere un noto cantante italiano, il quale in questi anni si è fatto conoscere anche per le sue idee no-vax. Ebbene, sembra che le parole dichiarate da Povia sulla guerra, all’interno del programma di Massimo Giletti non siano passate inosservate ed abbiano lasciato di stucco proprio la stessa Selvaggia Lucarelli.
“Ogni giorno vediamo immagini di morte e devastazione, io mi sto ca***do addosso, l’irresponsabile quanto Putin, se non più di Putin, è Zelensky, che dovrebbe abdicare al trono subito”. Queste le parole di Povia, pronunciate proprio nel corso dell’ultima puntata di Non è l’Arena andata in onda lo scorso 13 marzo. A commentare queste parole è stata proprio Selvaggia la quale sembra aver scritto su Twitter il suo pensiero al riguardo. “Ieri Giletti ha invitato Povia a parlare di guerra. POVIA. Che poi ha cantato il suo nuovo singolo ‘Dito medio’. È più difficile credere a tutto questo che alla guerra”.