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Otto e Mezzo, Lilli Gruber zittita da Paolo Mieli: “Non si senta …”

E’ stata una puntata molto particolare quella di ‘Otto e mezzo’ andata in onda nella serata di venerdì 18 marzo 2022. Una puntata nel corso della quale i telespettatori hanno potuto assistere ad una serie di incomprensioni tra Lucio Caracciolo, la giornalista Lilli Gruber e il direttore Paolo Mieli. Ma esattamente, per quale motivo? Facciamo un po’ di chiarezza. 

Incomprensioni a Otto e Mezzo tra Lilli Gruber, Lucio Caracciolo e Paolo Mieli

Una nuova puntata di Otto e mezzo è andata in onda nella serata di venerdì 18 marzo. Tanti gli argomenti affrontati ma anche i momenti di tensione a cui i telespettatori hanno avuto modo di assistere. Nello specifico tutto ha avuto inizio nel momento in cui la conduttrice, ovvero Lilli Gruber, ha chiesto al direttore Paolo Mieli spiegazione riguardo un articolo contenente delle particolari parole da lui pronunciate. Il direttore, stando a quanto dichiarato dalla Gruber, in tale articolo aveva definito “cinici i pacifisti italiani e immorale non inviare armi in Ucraina per evitare una carneficina”.

La risposta del direttore Paolo Mieli alle parole della conduttrice

Paolo Mieli alle parole della conduttrice ha così risposto “Non ho scritto questo. Ho detto che non è morale augurarsi la resa dicendo ‘tanto dovete morire’, è la prima volta nella storia che qualcuno suggerisce la resa all’aggredito dicendo di stare dalla sua parte. In più si basava sulla previsione sballata che gli ucraini non sarebbero stati capaci di resistere e che si sarebbero sciolti come neve al sole”. Il direttore ha poi proseguito il suo intervento affermando che in realtà si era trattato di una previsione fatta da diverse persone. “Se io sbaglio previsione, la volta successiva ammetto l’errore. Questa era una strana previsione: su che si basava?!”, ha poi continuato.

Lilli Gruber infastidita dalle parole di Mieli?

Proprio le parole pronunciate da Mieli in merito alle ‘previsioni’ non sembrerebbero essere piaciute alla Gruber che ha così replicato “Da noi non è stata fatta e non stiamo facendo pagelle sulle previsioni”. Mieli a sua volta ha però risposto “Beh, qualcuno l’ha fatta in giro”. Parole alle quali la conduttrice ha poi replicato “Posso essere responsabile di Otto e Mezzo non di più”. Sulla questione è poi intervenuto Lucio Caracciolo affermando “Io ad esempio non immaginavo che Putin invadesse, pensavo che sarebbe stata una follia ed è stata una follia praticata da un leader che credevamo più razionale. Sulla resistenza ricordo che dopo il 2014 gli ucraini sono stati riforniti, addestrati e armati soprattutto da americani e britannici e al loro fianco hanno combattenti professionisti”.

L’intervento del direttore di Limes

Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha poi proseguito affermando “Secondo una teoria del complotto, i generali pare abbiano tradito Putin. Pensava che avessero preparato un esercito vero, non i mezzi del 1972”. A tali parole sono poi proseguite quelle di Paolo Mieli che ha precisato ancora una volta quanto sia stato sbagliato consigliare agli ucraini di arrendersi. Parole alle quali Caracciolo ha risposto “Beh non gliel’ho consigliato io”.Mieli ha poi proseguito affermando di essere favorevole all’idea di inviare delle armi per difesa e ha precisato “Metterei fiori nei cannoni, ma quando i cannoni sparano su civili e bambini, beh rifletto: che faccio ci metto i fiori nei cannoni? Vedete voi che risposta date? La pace?”. Al voi ecco che la conduttrice ha replicato “Voi chi, scusi? Questa divisione manichea tra buoni e cattivi, noi da giornalisti documentiamo”. La questione si è poi conclusa con la risposta di MieliVoi umanità… voi altri… non si senta presa di mira”.