La notizia è da scoop se non fosse che non è ancora confermata.
Pare, ed è d’obbligo dire pare, che la conduzione di Ballarò della prossima stagione , trasmissione orfana di Giovanni Floris passi al vicedirettore di Repubblica che farebbe un cambiamento notevole dalla carta stampata alla televisione.
La notizia è partita dalla stessa testata giornalistica Repubblica dove veniva riportato: «Giannini ha firmato un contratto biennale con la televisione di stato (anche come autore del programma) e si dimetterà dal quotidiano di Largo Fochetti».
Dunque, la dichiarazione porta Giannini diretto negli studi di RAI3 anche se la, conferma ufficiale manca ancora.
Nel frattempo Giovanni Floris ormai a La7 pare stia benissimo e già al lavoro per preparare il suo prossimo programma di stampo politico.
“Ballarò” continuerà a chiamarsi così e ricomincerà il 16 settembre.
Certamente le diversità le coglieremo perché ogni conduttore vuole sempre dare la propria impronta soprattutto quando parliamo di uomini del calibro di Giannini che ne sarà anche autore.
E se Giannini, ammesso che sia davvero lui destinato alla conduzione di Ballarò, sicuramente sarà già al lavoro entusiasta di questa nuova sfida, il sindacato dei giornalisti Rai, UsigRai ha storto un po’ il naso perché per lui la scelta sarebbe dovuta ricadere tra i giornalisti già in forza a RAI3 e, a questo proposito, ha dichiarato: «Siamo alla spending review a giorni alterni. O più probabilmente agli spot personali quotidiani. L’ennesima chiamata di un giornalista esterno è uno schiaffo dato a 1700 giornalisti Rai. E anche alla tanto decantata revisione della spesa. Il dg vuole suggerimenti per la riforma della Rai? Ecco il nostro: «Basta con gli esterni. Valorizzare le risorse interne. Ecco la spending review».