Ecco tutte le novità relative all’ Ecobonus 2013 recentemente confermato fino alla fine del 2013.
Il Governo ha introdotto alcune aggiunte alla base già esistente, modificando le percentuali in essere e apportando effettivi miglioramenti, ma generando un po di confusione nei cittadini che sono nelle condizioni di poter accedere all’ Ecobonus. Questa è la ragione per cui Confedilizia ha pubblicato sul sito uno schema per semplificare al meglio procedure e finalità.
La parte riguardante le ristrutturazioni edilizie risulta la più articolata: gli imobili che accedono all’ecobonus 2013 devono essere oggetto di interventi di manutenzione ordinaria, di restauro e risanamento conservativo nonché di ristrutturazione; si possono inserire fra questi interventi anche le autorimesse e i posti auto qualora si intendesse eliminare le barriere architettoniche, l’ amianto e gli illeciti.
Entro il 31 dicembre 2013 su un tetto massimo di spesa pari a 96 mila euro, si potrà usufruire di una detrazione Irpef lorda del 50 %; nel 2014 però il tetto massimo di spesa scenderà a 48 mila euro e una detrazione del 36 %.
Di grande interesse è il capitolo relativo all’ acquisto di mobili ed elettrodomestici; per l’acquisto di mobili destinati ad un immobile ristrutturato, si potrà usufruire di una detrazione dall’Irpef pari al 50 % e questo sarà valido anche per l’acquisto di grandi elettrodomestici che abbiano una classe energetica minima A+, mentre solo per i forni il limite di classe energetica sarà A. Le spese da detrarre non potranno superare comunque i 10 mila euro.
Per quanto riguarda il risparmio energetico, verranno compresi tutti quegli interventi che avranno lo scopo di limitare lo spreco di energia dell’ edificio e quindi rivestimenti di pareti, infissi, pannelli solari e impianti di climatizzazione.
Anche in questo caso ci sarà una differenza fra gli interventi effettuati nel 2013 e quelli del 2014: per quest’anno il limite di spesa per i pannelli e gli infissi è di 60 mila euro, di 30 mila euro per la climatizzazione e di 100 mila euro per tutti gli altri interventi; la percentuale sarà del 65%. Nel prossimo anno si potranno inserire spese per un massimo di 48 mila euro su cui si andrà a detrarre il 36%.
Anche gli interventi antisismici effettuati nelle zone sismiche ad alta pericolosità, quindi a rischio sismico 1 e 2 godranno della detrazione del 65% su spese sostenute entro il 2013 per un ammontare massimo di 96 mila euro, e per il 2014 del 36% su spese fino a 48 mila euro.
Saranno inoltre annoverate come spese detraibili quelle sostenute per sostituire i vecchi impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e gli scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.
In ultimo ricordiamo che entro il 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere a “energia quasi zero”, mentre il termine sarà anticipato al 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici, le scuole e gli ospedali.
Il Governo quindi dovrà attivarsi entro giugno 2014 per redigere un piano di azione.