La vita e le vicende soprattutto giudiziarie di Silvio Berlusconi hanno sollecitato le idee cinematografiche d’oltre oceano.
Infatti, secondo qualche indiscrezione, ci sarebbero bookmakers che in questo specifico ambito raccolgono puntate e scommesse anche da capogiro e che stanno redigendo un elenco di possibili artisti che potrebbero impersonare il Cavaliere.
Al primo posto, sembra qualificarsi Jack Nicholson , seguito da Dustin Hoffman, Harvey Keitel e l’eccellente Robert De Niro.
Ma la lista non si esaurisce in pochi nomi, tutt’altro; c’è anche il nome di Arnold Schwarzenegger che con l’ex premier può solo condividere l’esperienza politica quando è stato Governatore della California, ma troviamo anche Al Pacino, Anthony Hopkins, Tom Hanks. Ma c’è chi scommette che il Cavaliere potrebbe essere rappresentato da se stesso e quindi chi puntasse su tale opzione non rimarrebbe certo senza vincita, perché i bookmakers hanno anche pensato a questa ipotesi.
Intanto a Roma, continua critiche e accuse sulla manifestazione che lunedì si è svolta innanzi a palazzo Grazioli a sostegno del Cavaliere. Il Sindaco della Capitale, Ignazio Marino, aveva preventivamente dichiarato che: “la polizia locale verificherà danneggiamenti alla sede stradale e alla segnaletica” eventualmente causati dal palco “non autorizzato” per il comizio del Pdl in via del Plebiscito”.
E’ notizia di stamani che il Campidoglio ha verificato la presenza di danneggiamenti al suolo pubblico, occupato e utilizzato dai manifestanti e su cui è stato montato un palco , secondo il Sindaco, non autorizzato, per cui la Polizia Municipale ha proceduto con il comunicare la notizia di reato ex art.635 codice procedura penale (danneggiamento-delitti contro il patrimonio) alla Procura della Repubblica a danno degli organizzatori della manifestazione.
Sembra che tutto origini dal rilevamento di manomissione di alcuni pali di segnaletica stradali posti innanzi a Palazzo Grazioli segati per poter collocare il palco del PDL. Ma i pali in tarda serata sono tornati perfettamente ma non in stato d’ordine al loro posto: sembra infatti che siano stati riposti con viti e saldatura a vista, non perfettamente.
Data la denuncia ci sarà quindi l’apertura di un giudizio penale, ma prima di presentarsi in Tribunale, gli organizzatori della manifestazione pro Silvio devono saldare una multa di più di 4.500 euro, elevata dai vigili urbani della Capitale. Ma il Comitato organizzatore del PDL non ci sta e rimarca punto per punto sull’accusa, pubblicando una nota: “Il giorno 3 agosto, cioè quello precedente alla manifestazione, abbiamo inviato 3 e-mail al Comune di Roma e un fax alla Questura per chiedere l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico.
Il Comune non si è preoccupato di rispondere e oggi ci dicono che non c’era nessuno in ufficio”. Giustificando la rimozione dei pali “per elementari motivi di sicurezza. Alle 21.30, con l’assistenza dei vigili urbani, tutto, pali compresi, è stato ripristinato esattamente com’era prima”. Il Campidoglio sostiene dal suo canto che non si tratterebbero di 3 email ma di una soltanto, peraltro inviata ad un indirizzo personale di un dipendente dell’Ufficio “manifestazioni eventi cittadini” che però giusto quel giorno era assente. Dal comando della Polizia Municipale si affrettano anche a smentire della presenza asserita di qualche agente partecipe alla rimozione e riposizionamento della segnaletica stradale. Ma certamente non è finita qui e ne leggeremo ancora in merito.