Beppe Grillo stop all’euro, Telegraph a Renzi indica come uscire dalla crisi
Divampa la polemica sulla crisi e sull’eventuale permanenza o meno dell’Italia nella zona Euro.
Ad alimentare il dibattito ci hanno pensato Beppe Grillo e Graziano Delrio.
Il comico genovese, leader indiscusso del Movimento Cinque Stelle, ha pubblicato sul suo blog un articolo di Ambrose Evans Pritchard, uno dei più famosi giornalisti del Telegraph, sulla situazione in Italia e sui consigli a Renzi da adottare per uscire dalla crisi che attanaglia il nostro paese.
Ambrose Evans Pritchard dichiara a chiare lettere che l’unico modo per uscire dalla crisi per l’Italia è il ritorno alla Lira uscendo una volta per sempre dalla comunità europea: “l’unico modo possibile per tener fede alla sua promessa di un Risorgimento per l’Italia, e forgiare il proprio mito, sia scommettere tutto sulla lira”.
Il giornalista del Telegraph carica la dose sull’inefficienza della comunità europea con le seguenti parole “Un fatto incontrovertibile che i 14 anni di disastro italiano coincidano con l’adesione alla moneta unica. Questo non prova il rapporto di causa-effetto, suggerisce che l’unione monetaria abbia innescato una dinamica molto distruttiva e trattasi di un forte indizio del fatto che ora l’unione impedisca al Paese di uscire dalla trappola”.
La situazione sembra sempre peggiorare ed a nulla sono valsi gli sforzi del governo Renzi per riportare sulla via della ripresa l’Italia.
Sconfotanti sono stati gli ultimi dati resi noti dall’Istat sul secondo trimestre italiano il Pil è sceso dello 0,2% ed il paese quindi è in piena recessione.
Secondo Ambrose Evans Pritchard la situazione è destinata a peggiorare tanto che l’economia italiana rischia il collasso.
La diminuzione del Pil che secondo il noto giornalista inglese è destinato ancora a scendere nei prossimi mesi attestandosi alla fine dell’anno al meno 0,1%: “potrebbe spingersi verso il 140% entro la fine dell’anno, acque inesplorate per un Paese che di fatto prende a prestito in marchi tedeschi. Renzi dovrà fare tagli tra i 20 e i 25 miliardi di euro per rispettare gli obiettivi europei di deficit, perpetuando il circolo vizioso”.
Una situazione drammatica condivisa da Beppe Grillo che da tempo si è dichiarato contrario all’euro tanto da invocare un referendum per chiedere come la pensano gli italiani.
Anche da Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, dal giorno del suo insediamento ha iniziato una politica antieuropeista.
Sul spinoso argomento della crisi e sul dibattito se restare o meno nella comunità europea è intervenuto anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha dichiarato in una lunga intervista a un noto giornale italiano che: “Pensavo che gli 80 euro avessero più effetto. Ma bisogna pensare cosa sarebbe successo se non ci fossero stati. Hanno avuto effetti se pur più mascherati”. L’impressione è che il sottosegretario del governo abbia capito che il bonus degli 80 euro non ha avuto gli effetti sperati.
Il bonus degli 80 euro ha consentito a Renzi di avere il pieno dei voti alle Europee del 25 maggio ma pian piano la grande fiducia che gli italiani avevano riposto sull’ex rottamatore sta scemando.
Gli italiani sembrano oramai stanchi di questa crisi che attanaglia il nostro paese da troppo tempo e in molti si stanno sempre più convincendo che l’origine di tutti i mali è l’introduzione della moneta unica in Europa e la politica di rigidità di bilancio imposta dalla comunità europea.