Paolo Bonolis, lo conosciamo sicuramente per essere un conduttore di grande successo il quale di certo non ha bisogno di alcuna presentazione. Ebbene, in questi giorni l’ex volto di Bim Bum Bam è stato ospite nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo, dove ha parlato della sua vita ed ha anche presentato un nuovo romanzo, intitolato “Notte fonda“. Di cosa parla questo romanzo?
Paolo Bonolis è un conduttore di grande successo, ma anche uno scrittore il quale nella sua vita ne ha fatto davvero di strada e adesso alla soglia dei 61 anni continua ad essere quello di un tempo. In questi giorni ha presentato un nuovo romanzo, intitolato “Notte fonda”. Il libro ha come protagonisti due, un uomo e una donna, legati da una grande elettricità. Questo libro è un dialogo tra moglie e marito, che avviene proprio in una notte ma come ha riferito lo stesso conduttore, non ci sarebbe nulla di personale in questo testo. Alcuni dettagli però, effettivamente potrebbero far pensare a Sonia Bruganelli, la sua compagna di vita da tanti anni. Uno di questi dettagli? La donna con i tacchi molto alti, proprio quelli che piacciono a lui ed una delle passioni di Sonia.
Ad ogni modo, nonostante Paolo sia stato sempre molto riservato, in questi giorni si è raccontato al Corriere della sera, rilasciando un’intervista molto interessante. Ha parlato nel dettaglio dei figli Silvia, Davide e Adele, avuti dalla moglie Sonia Bruganelli. Nel corso dell’intervista nello specifico ha affrontato diverse tematiche molto importanti come la malattia della figlia Silvia. Per via di un’ipossia durante un intervento in fasce, le sue capacità motorie e cerebrali sono state compromesse.
«Sono piccole rabbie che uno conserva. Non sono felice di questa cosa. Sono felicissimo di Silvia, felicissimo di come è sempre allegra, le voglio un bene dell’anima, mi diverte, è piena di energia. Però quello che è successo è successo, e come disse il Marchese del Grillo: potrò essere ancora un po’ incazzato per ‘sto fatto? Mi fa rabbia perché non ho armi per affrontarlo se non l’accettazione e l’amore. Però a me fa male. Tutto qua». Nel libro, in qualche modo Paolo parla dei suoi figli, anche se non esplicitamente.