Scontrino “omofobo”, titolare pizzeria si scusa e licenza il cameriere autore del fattaccio
Grande risalto in queste ore sta avendo “lo scontrino omofobo” che è uscito dal registratore di cassa di una pizzeria di Maruggio in provincia di Taranto in Puglia.
Su quel scontrino fiscale di 52 euro consegnato a quattro ragazzi che avevano consumato una pizza e bevuto della coca e della birra vi era scritta una raccomandazione un po’ particolare che il cameriere aveva fatto al pizzaiolo che era questa “mi raccomando so ricchioni”.
La frase oggetto di tante critica era stata scritta sul palmare e poi non cancellata e quindi è apparsa irrimediabilmente sullo scontrino fiscale.
Incredulità da parte dei quattro ragazzi che si erano seduti in quella pizzeria per cercare di passare una serata in compagnia tra una buona pizza ed un birra ghiacciata.
I quattro quando hanno ricevuto lo scontrino si sono precipitati dall’ignaro proprietario chiedendo delucidazioni su quanto scritto sullo scontrino.
Il proprietario dell’esercizio commerciale una volta visto lo scontrino, come riportato dal sito Brindisi Oggi, ha chiesto scusa ai quattro ragazzi dell’accaduto e il giorno dopo per chiedere ancora le sue scuse ha richiamato i quattro giovani confessandoli di aver licenziato il cameriere che aveva creato il grosso guaio.
L’episodio spiacevole è stato così commentato dal titolare della pizzeria che ha voluto che il nome del locale come il suo rimanesse anonimo: “Chi ci conosce sa bene che il nostro è un locale che accoglie tutti, tantissimi tipi di gente senza alcuna discriminazione. È stato un errore, uno scherzo tra il cameriere e il pizzaiolo, un commento trascritto per errore sullo scontrino”.
Il deprecabile gesto è diventato di dominio pubblico quando uno di quattro ragazzi ha pubblicato lo scontrino su Facebook e che in poche ore è stato condiviso da una moltitudine di utenti del social network con una serie infinita di commenti.
Uno dei ragazzi rintracciato ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sull’accaduto: “Inizialmente non volevamo credere ai nostri occhi il proprietario del locale è rimasto senza parole, ci ha chiesto scusa anche a nome del cameriere. Il giorno successivo ci ha contattati per farci nuovamente le scuse e dicendoci che aveva allontanato dalla pizzeria il cameriere che aveva scritto la frase offensiva. Noi però in quel locale non ci ritorneremo più”.
Non è il primo gesto del genere in questa estate 2014.
Qualcosa di molto simile è avvenuta a Portland negli Stati Uniti d’America quando un giovane un certo, Adam Gregory Catanzarite, è entrato in un Apple Store ed ha acquistato un auricolare ed ha ricevuto uno scontrino con scritto f@g, checca in inglese.
L’Apple si è scusato dell’accaduto e ha voluto riparare con un buono che il ragazzo di 19 ha rifiutato .