In Italia dove la disoccupazione ha toccato livelli record soprattutto tra i giovani ed al sud c’è gente anche che in 9 anni ha lavorato solo 15 giorni.
Stiamo parlando di un medico di Messina che dopo essere assunto a titolo definitivo presso il pronto soccorso del plesso ospedaliero di Giarre è riuscito ad essere presente sul posto di lavoro solo 15 giorni nell’arco di 9 anni.
Questo è accaduto perché il medico ha avuto una moltitudine di impegni e chiesto per adempiere una serie di permessi leciti.
Il medico prima ha dovuto restate a casa per una malattia giustificata da un certificato medico, poi ha usufruito dei permessi per borse di studio ora è impegnato a studiare per un corso di specializzazione che lo terrà impegnato fino al prossimo 31 dicembre 2016.
Solo il 1 gennaio del 2017 il medico assunto al pronto soccorso di Giarre potrà tornare a lavoro salvo altri ed ulteriori impegni improrogabili.
Il medico in questione sentito telefonicamente da un giornale locale ha così commentato la vicenda: “I permessi sono servite per arricchire le mie conoscenze professionali che metterò a disposizione dell’ospedale. non hanno procurato alcun danno all’Asp3 e neppure al pronto soccorso dell’ospedale di Giarre. I permessi di cui ho usufruito erano non retribuiti: mi sono mantenuto con le borse di studio, che sono inferiori allo stipendio, e ho dovuto pagare tasse e iscrizioni. Durante le mie assenze sono stato sostituito da una collega. Sono sereno, ho rispettato la legge: altrimenti i permessi non mi sarebbero stati concessi”.
Ma l’azienda sanitaria provinciale 3 di Catania ha deciso di aprire un’inchiesta sul medico assenteista ed ha scoperto che svolge la professione privatamente con uno studio che ha anche un sito internet che descrive tutte le sue numerose specializzazioni.
Ora si vedrà cosa accadrà anche perché nel rispetto dei contribuenti bisogna capire come un lavoratore possa usufruire di così tanti giorni di permesso.