Fabio Fazio svela cosa gli hanno urlato per strada, la sua replica è al veleno
Fabio Fazio racconta un episodio accaduto per strada. Ecco cosa è accaduto al noto conduttore di Che tempo che fa.
Fabio Fazio, il noto conduttore di Che tempo che fa? in questi giorni è stato protagonista di un episodio piuttosto increscioso che lui stesso ha voluto raccontare. Fazio, il conduttore ha raccontato quindi di un episodio accaduto mentre stava camminando per strada. Mentre stava attraversando le strisce pedonali, improvvisante un uomo gli avrebbe rivolto delle parole poco carine. Ma vediamo nel dettaglio che cosa è accaduto e quale è stato il racconto del conduttore.
Fabio Fazio protagonista di un episodio spiacevole accaduto per strada
Fazio Fazio, uno dei conduttori più amati della televisione italiana in questi giorni è stato protagonista di un episodio accaduto per strada e di cui lo stesso ha voluto parlarne. Il conduttore, all’interno del blog che lo stesso cura sul settimanale Oggi.it, ha voluto condividere con tutti i suoi lettori un episodio che sarebbe accaduto proprio in questi giorni. Il presentatore stava passeggiando per strada, quando ad un certo punto qualcuno lo avrebbe invitato a portare i migranti a casa sua.
Il racconto del conduttore di Che tempo che fa
Nel raccontare l’accaduto, lo stesso conduttore ha definito il passante “Gianpirla”.Un signore in auto, allo scattare del semaforo, mentre io invece aspettavo il verde per attraversare la strada, si è sentito in obbligo di gridarmi con malcelata veemenza: “Portateli a casa tua i migranti!”. E, girato l’angolo, si è dileguato. Era un po’ che non succedeva. “Portateli a casa tua” è complementare al più abusato “Aiutiamoli a casa loro” che ormai è diventato quasi un luogo comune”. Questo il racconto del conduttore di Che tempo che fa.
Le parole di Fazio
Il conduttore avrebbe sottolineato come il passante abbia già dimostrato di essere un passo avanti, per averli chiamati migranti e non “carico residuale” così come li aveva chiamati il Ministro dell’Interno Piantedosi.“Vorrei dire a quel signore che chiameremo con un nome di fantasia…Gianpirla, che la mia casa così come la sua è assolutamente la stessa. È l’Italia. Gianpirla si deve rassegnare: siamo vicini di casa”, questo poi ancora quanto aggiunto dal conduttore che ha concluso il suo intervento parlando del fenomeno dell’immigrazione.