Barbara D’Urso la rivelazione di un collega “Non ne ha bisogno”. Franco Oppini spende parole bellissime per la conduttrice.
Torniamo a parlare di Barbara D’Urso, la conduttrice che dopo tanto tempo è anche tornata al teatro con uno spettacolo che sta avendo un grande successo, intitolato “Taxi a due piazze”. Ogni sera lo spettacolo ha registrato un successo davvero straordinario. Di questo se ne è parlato nell’ultimo numero del Magazine Nuovo, dove Franco Oppini ha rilasciato un’intervista parlando della conduttrice. Ma cosa ha dichiarato?
Franco Oppini in questi giorni ha rilasciato un’interessante intervista al magazine Nuovo, parlando di tanti argomenti ed anche di Barbara D’Urso ed anche dello spettacolo in questione, Taxi a due piazze. Ebbene si, per chi non lo sapesse Franco Oppini recita proprio in questo spettacolo teatrale al fianco di Barbara D’Urso. Ad ogni modo, l’attore ha subito tenuto a precisare che la conduttrice di Pomeriggio 5 non abbia proprio bisogno dei suoi consigli, anche se lui sarebbe ben felice di darglieli.
“Non credo ne abbia bisogno perchè lei è una grandissima professionista…Ovviamente se Barbara dovesse mai aver bisogno dei un consiglio, io sarei ben lieto di darglielo…”. Queste le parole di Oppini, che sempre in questa intervista ha confessato di avere una grande stima nei confronti della conduttrice. Oppini ha speso delle parole bellissime nei confronti di Barbara, dicendo di lei che è una donna davvero incredibile. “E’ incredibile come riesca a dividersi tra i due impegni…Ha una forza ed un entusiasmo straordinari con cui contagia anche tutti gli altri attori…”. Queste le parole di Franco che ha aggiunto dicendo “E’ una macchina da guerra…”, parlando sempre della D’Urso.
Il giornalista avrebbe chiesto poi ad Oppini da quanto tempo conosce la conduttrice e l’attore avrebbe rivelato di averla conosciuta quando era giovanissima, appena diciottenne. “Abbiamo trascorso serate e weekend indimenticabili con il nostro gruppo di amici…Allora ero sposato con Alba e Francesco era piccolo…”. Queste ancora le parole di Oppini.