Sonia Bruganelli, terminata l’esperienza al grande fratello vip nel ruolo di opinionista per il secondo anno di seguito, ha concesso una lunga intervista a Leggo in occasione della quale si è molto raccontata sempre in modo diretto e sincero come solo lei sa fare. Vediamo cosa ha detto.
Sonia Bruganelli: “Il mio concorrente preferito è stato Antonino Spinalbese”
Sonia Bruganelli ha rivelato che il suo concorrente preferito è stato Antonino Spinalbese perché: «Perché è entrato come l’ex di Belen ed è riuscito a non nominarla mai e a diventare uno dei leader della casa con il suo aplomb. Io l’ho definito “uomo di altri tempi”».
Poi, a proposito della partecipazione anche l’anno prossimo alla trasmissione ha detto: «Non dipende solo da me. Ma, comunque, mi sembra presto, dai. È come chiedere a una donna che ha appena partorito quando ne farà un altro».
A proposito della stola indossata con la scritta ispirata a Chiara Ferragni “Pensati libera”, ha detto: «Era una battuta. Siamo finalmente liberi. Io l’ho vissuto ogni giorno, ho preso sul serio quello che stavo facendo e non ero lì solo per scaldare la poltrona da opinionista».
E poi si spiega meglio: «Io i concorrenti li ho seguiti, li ho visti, ho cercato di capire le dinamiche, mi sono resa conto dei loro esaurimenti. A volte, magari, non dici delle cose perché hai visto la settimana e sai che potrebbero ferirli. Altre volte, invece, affondi i colpi per spronarli. Per questo dico che è stato molto faticoso».
Sonia Bruganelli: “Ecco perchè mi pagano”
La moglie di Bonolis non si dice affatto pentita di tutto ciò che ha detto nel suo ruolo di opinionista: « Ho detto sempre la mia, senza nascondermi. E nessuno deve offendersi, perché in quei momenti io ho parlato a dei concorrenti non a delle persone. Con Giaele De Donà e Micol Incorvaia, ad esempio, sono stata poco dolce. Così come ho detto a Edoardo Tavassi che è stato un manipolatore ma ce l’avevo con il giocatore e non con la persona. È normale che loro attuino delle strategie per vincere. Come è normale che io sia libera di dire quello che penso perché sono pagata per farlo».