Niente più code, niente più stress da attesa partenza, niente più corse tirandosi dietro un bagaglio forse ingombrante e fastidioso perché si è in ritardo e si teme di perdere il mezzo, perché le partenze saranno scadenzate ogni 30 secondi. E se in un primo momento sarà possibile viaggiare come in treno, quindi con bagaglio a mano, è anche previsto che la versione futura preveda anche l’imbarco di un automobile! Parliamo di qualcosa di veramente inimmaginabile, quanto meno pensando ai mezzi ea i tempi di oggi.
Questo sistema andrebbe a risolvere un importante problema come il risparmio di idrocarburi e carburanti in generali oggi necessari per muovere un sistema dii trasporto a qualunque livello si faccia riferimento, con la positiva conseguenza che anche lo smog cittadino, i danni ambientali da traffico di mezzi, andrebbe a diminuire nel tempo. Per non parlare degli effetti positivi che avrebbe sul fisico e sulla psiche dei viaggiatori, maggiormente i pendolari e viaggiatori che più o meno giornalmente devono affrontare distanze per motivi di lavoro soprattutto e che sono in affanno se sgarrano di un poco l’orario in cui devono muoversi per raggiungere un treno.
A questo punto c’è la curiosa di sapere come funziona questo sistema di imbarco che in qualche modo fa tornare alla memoria posta pneumatica dei film americani anni ’50. A vedere il meccanismo sembra aversi davanti un grande barattolo, di estrema comodità oltre che sicurezza, il quale viene posto all’interno di un tubo, non noto se sotterraneo o meno, all’interno del quale dovrebbe viaggiare posizionato su una sorta di grande cuscino che viene spinto dall’aria gettata da un propulsore alimentato dall’energia solare, attratta da una molteplici celle solari situate sulle tubazioni. Detto così sembra si parli di una macchina semplice e di facile utilizzo e che se l’idea non fosse stata presentata da una persona come Elon Musk, si sarebbe già gridato alla follia umana e ai risultati che essa può dare.
L’imprenditore statunitense ha però dichiarato di non essere all’altezza di realizzare totalmente questo progetto e che costruirà solo un prototipo sperando che sia di interesse per qualche azienda o privato che possa poi fabbricarlo per la grandezza e per l’uso cui è stato progettato. Anzi, invita tutti a dare consigli ed informazioni di qualsiasi utilità per la maggiore funzionalità e perfezione del sistema di imbarco. Per chi non sapesse o non ricordasse i progetti precedenti di Elon Musk, aggiungiamo che l’imprenditore quarantaduenne è stato uno dei tecnici che ha inventato e realizzato il sistema PayPal, sistema di pagamento predominante nel Web, l’automobile completamente elettrica Tesla ,la cui vendite sono partite dall’inizio di quest’estate, una berlina di lusso capace di andare a 200 chilometri all’ora e avere nel contempo centinaia di chilometri di autonomia, ma anche la Space, la compagnia che attualmente ha contratti da favola con la NASA e che si occupa di portare con propri razzi vettori e capsule spaziali, i rifornimenti alla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale situata a ben a 400 chilometri dalla Terra e che collocata verso Marte, sperando un giorno di poter conquistare anche questo pianeta.
E pensare che all’inizio, quando Space fu presentato, Musk non venne preso molto sul serio, anzi i sorrisi di quasi schernimento furono il consenso dato ad una invenzione che sapeva troppo di fantascienza e poco di realizzazione concreta. Ma anche per il nuovo progetto, ci sono le stesse reazioni: da un alto chi sostiene che l’idea è folle e troppo astratta per risolvere uno dei cancri del trasporto terrestre, peraltro sono coloro che hanno criticato l’esistenza di un mezzo come il treno, appoggiando la semplicità del trasporto più ecologico eseguito con il cavallo, e dall’altra coloro che prevedono che faccia la fine del Segway, il mezzo a motore, a due ruote, progettato per smaltire traffico e rendere l’aria cittadina più pulita ma che oggi vede in giro pochi esemplari. Il progetto di Hyperloop è contenuto in 45 pagine nelle quali è anche indicata la pre-fattibilità, dei costi: la tratta San Francisco/Los Angeles verrebbe intorno ai 6 miliardi di dollari, d’altronde meno dei 70 preventivati per apportare tutte le opere necessarie di ammodernamento alle ferrovie e che farebbero viaggiare a costi e tempi superiori: 2 ore e mezzo per 200 dollari. Insomma l’idea di Musk non è assolutamente da cestinare del tutto, anzi visto i precedenti progetti, dovrebbe far pensare in molti, soprattutto i tecnici del settore che studiano abbozzano progetti innovatori del nostro modo di viaggiare e di vivere in generale, lavorando su idee che hanno portato a realizzare progetti come Virgin di Sir Branson di Virgin o Amazon di Jeff Bezos. Questi personaggi hanno dimostrato che pensare in maniera diversa e tentare di attuare le proprie idee rivoluzionarie rispetto al modus vivendi possono portare benefici e permettere di raffinare quanto già in uso comunemente.