Sono mesi che il programma di Alba Parietti, Non sono una signora dovrebbe iniziare ma la data viene sempre posticipata adducendo ogni volta una motivazione diversa. Dopo l’ultimo slittamento sia Alba Parietti che il direttore di Rai 1, Stefano Coletta hanno preso posizione. Vediamo cosa hanno detto.
Alba Parietti e lo slittamento continuo della data di inizio del suo programma Non sono una signora
Il programma di Alba Parietti Non sono una signora il cui inizio è slittato ancora pare che per ora non andrà in onda. Qualche giorno fa, Vanessa Van Cartier ha scritto così sui social in merito al programma: “Una politica che nel 2023 non vuole mandare in onda un programma sulle drag queens!”.
Letto questo, TvBlog ha deciso di chiedere come stanno le cose direttamente alla conduttrice Alba Parietti e al il direttore di Rai1, Coletta.
Alba Parietti ha risposto di non sapere nulla in merito al politico che non vuole che il programma inizi ma di sapere, al contrario, che inizierà il 16 maggio e poi ha detto così: “Faccio parte di una squadra, la Rai, di cui ho rispetto. Ma rispetto anche il lavoro mio e di chi ha partecipato al programma, che è un bellissimo prodotto. Non voglio fare commenti ulteriori. Ho letto anche io le parole di Vanessa Van Cartier, che non sento e vedo da mesi, da quando cioè abbiamo finito le registrazioni. Evidentemente, ne sa più di me. Ad oggi, io non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dalla Rai diversa da quella della messa in onda del 16 maggio”.
La reazione del direttore di Rai 1, Stefano Coletta
Il direttore di Rai 1, Stefano Coletta ha, invece, detto così: “Da ieri stiamo capendo il da farsi. Il 16 maggio si giocherà una delle partite di calcio dell’anno, la semifinale di Champions League Inter-Milan, che sarà trasmessa in chiaro su Canale 5. Chi fa televisione sa che quell’evento può far registrare anche il 40% di share. Quindi sul posizionamento di Non sono una signora potremmo anche prendere decisioni diverse, ci stiamo ragionando. Fra qualche giorno decideremo. Ci sono di mezzo questioni di opportunità politica? No, non c’è alcuna questione politica”.