Victoria Cabello ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair, in occasione della quale ha lanciato una frecciatina abbastanza velenosa alla volta della sua collega Virginia Raffaele.
Victoria Cabello su Virginia Raffaele: “Dopo che l’ho valorizzata, mai più vista e sentita”
Victoria Cabello sta conducendo in tv un programma suTv8, “Viaggi Pazzeschi”, dopo la partecipazione a Pechino Express insieme a Paride Vitale, il suo migliore amico.
Vittoria Cabello ha detto così delle persone che hanno lavorato con lei quali Arisa, Geppi Cucciari e Virginia Raffaele: “Arisa è molto carina, ogni tanto mi manda qualche messaggio: è una persona vera, e sono molto contenta del successo che ha avuto sia a livello musicale che come intrattenitrice. A Geppi voglio molto bene: abbiamo delle vite incasinate, ma ogni tanto riusciamo a vederci anche con Paride. Virginia, invece, non l’ho più né vista né sentita”.
Vittoria Cabello e Virginia Raffaele hanno lavorato insieme
Vittoria Cabello ha lavorato con Virginia Raffaele sia a Victor Victoria che a Quelli che il calcio. E Victoria racconta così: “Dopo Victor Victoria è arrivata a Quelli che il calcio con Simona Ventura, ma l’esplosione l’ha avuta quando sono arrivata io: sapevo come sfruttare al meglio le sue qualità, mi sono battuta affinché lei e Ubaldo Pantani non facessero solo i collegamenti ma intervenissero anche in studio. Io e gli autori, poi, abbiamo anche insistito sulla scelta dei suoi personaggi: da Belen alla Minetti”.
E poi ha anche aggiunto: “Sono una grande fan di Serena Dandini, che ha scoperto e lanciato tantissimi talenti: io non credo di averli scoperti, ma senza dubbio li ho valorizzati. Il mio talento forse è capire il potenziale di una persona e cercare di darle luce. Mi spiace che nelle interviste di Virginia sembra che non abbia mai lavorato con me”.
Vittoria Cabello ha anche detto così della sua vita privata: “Le persone che mi sono vicine sanno che ora tendo a dire “no” alle cose quando sento che è troppo e che posso permettermi di farlo. Dico spesso che questo lavoro è sempre meglio che lavorare: siamo dei privilegiati, ma la vita è breve, e me lo ha insegnato proprio il periodo buio che ho vissuto. Voglio essere serena ed esserci per gli altri nel momento del bisogno. Prima ero troppo presa dalla carriera per accorgermene: il passato non posso cambiarlo, ma posso lavorare sul futuro”.