Il cantante Pupo ha scritto una lettera sull’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza di 27 anni incinta al settimo mese, che ha fato molto indignare. Vediamo quale è stato il contenuto oggetto di critiche.
Pupo: “Io come Alessandro Impagnatiello”
Pupo ha scritto una lettera dopo la morte di Giulia per mano del suo fidanzato Alessandro, che non è piaciuto affatto.
Alessandro ha ormai confessato l’omicidio e ora è rinchiuso in carcere, a San Vittore.
Il ragazzo che faceva il barman si è detto stressato perchè aveva due fidanzate nello stesso momento e proprio a questo proposito che Pupo ha scritto la lettera a Dagospia. Pupo, che vive due storie sentimentali in parallelo da anni , ha scritto così: “Anche io, come Alessandro Impagnatiello, sono un po’ stressato dalla gestione di due rapporti sentimentali che durano da trentacinque anni, ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia, non ho intenzione di uccidere nessuno”.
Pupo ha iniziato così la lettera e già questo inizio ha molto infastidito tutti per aver in qualche modo anche ironizzato su questa terribile tragedia. E poi Enzo Ghinazzi, questo il vero nome di Pupo, ha continuato: “Questa vicenda non è solo la tragedia che coinvolge due povere famiglie, ma è il dramma di una generazione di ragazzi che non sanno più sopportare niente. È il risultato del vuoto e dell’ipocrisia della società in cui viviamo. Un contesto folle ed assurdo in cui il vero e il falso si sono mischiati al punto da non poterli più distinguere. C’è chi sbraita e urla che bisogna urgentemente trovare una soluzione, affinché fatti del genere non accadano più”.
Pupo ha scritto questa lettera dando per scontato che i femminicidi avvengano solo per mano di ragazzi, invece, ci sono stati tantissimi uomini adulti che hanno ucciso le proprie compagne.
Pupo, conclude la sua lettera nella sua lettera definendo i ragazzi “dei poveracci”
Pupo poi conclude così la lettera: “Lo sappiamo benissimo che la vita è una sfida, una lotta cruenta, una guerra quotidiana e che nessuno ti regala mai niente ed è questo che dovremmo comunicare ai ragazzi. A questi “poveracci” sempre più smarriti e disperati che, di fronte al primo problema, al primo ostacolo, si arrendono e perdono la testa”.
La piaga dei femminicidi, però, non si può addebitare solo ai ragazzi e, per questo, Pupo è stato accusato di aver fatto un ragionamento distorto.