Albano Carrisi racconta quanto accaduto sul volo per Zagabria e le accuse di maltrattamento ricevute. Ecco il suo sfogo.
Albano Carrisi, uno dei cantanti più amati della musica italiana e conosciuto in tutto il mondo, in questi giorni è tornato al centro del gossip e della polemica. Il cantante di Cellino San Marco, che da poco ha compiuto 80 anni, è finito al centro di una vicenda molto delicata. Il cantante è stato accusato di maltrattamenti e di fronte a queste accuse, Albano non ha potuto che sfogarsi. Ma cosa ha riferito nel dettaglio?
Albano Carrisi, ospite della puntata di Domenica in di domenica 11 giugno, in questi giorni è finito al centro di una vicenda davvero molto delicata. Il cantante di Cellino San Marco è stato accusato di maltrattamenti e di conseguenza nelle ultime ore non si fa altro che parlare di questo. Ma che cosa è accaduto nel dettaglio? Facciamo un pò di chiarezza.
Il cantante di Cellino nei giorni scorsi è volato in Zagabria dalla figlia Cristel e dai nipoti Kai, Cassia e Rio. Proprio durante il volo è accaduto l’impensabile. Albano una volta atterrato e prima di scendere dall’aereo ha avuto necessità di andare in bagno, ma questo non gli è stato reso possibile. L’hostess gli avrebbe detto di sedersi, il tutto con toni molto duri. Il cantante dopo essere sceso dall’aereo aveva raccontato quanto accaduto, dicendo di aver vissuto un’esperienza davvero incredibile. In questi giorni ha rincarato la dose, rilasciando un’intervista a Gente.
“La hostess ad un certo punto mi ha detto che avrebbe chiamato la polizia. “Chiami chi vuole’ le ho risposto. Dice che l’ho maltrattata. Ma le pare che io sia un tipo che maltratti le persone? Roba da matti”. Queste le parole del cantante che ha affidato al giornale uno sfogo abbastanza duro, raccontando questa disavventura che sicuramente ha lasciato tanti abbastanza perplessi. Carrisi era convinto di poter andare in bagno, pensando che fosse una cosa abbastanza normale. “Ho chiesto se potevo entrare in quel bagno e mi hanno risposto di nuovo un secco ‘Non si può’. Prima di scendere dalla scaletta due poliziotti con modi spicci mi hanno messo in un angolo invitandomi a non muovermi manco fossi un terrorista…“. Queste ancora le sue parole, aggiungendo che fortunatamente poi la vicenda si è conclusa bene.