Dopo essere stato oggetto di insulti riguardanti il suo aspetto fisico, Marco ha deciso di affrontare la situazione con umorismo, dimostrando di saper ridere di sè stesso e coinvolgere i suoi seguaci.
Marco Morandi imita Raoul Bova
Nel video in questione, intitolato “Instagram vs realtà”, Marco ha scelto di imitare l’attore Raoul Bova in una delle scene più celebri del film “Piccolo grande amore” del 1993, diretto da Carlo Vanzina. Nel film, Raoul Bova appare in una scena iconica emergendo dall’acqua con un fisico scolpito e affascinante. Marco ha giocato sull’ironia mostrando prima proprio quella scena del film e poi presentandosi nella stessa situazione, ma con un finale esilarante che prevede una caduta buffa e imprevista. La didascalia “Non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello!” accompagna il video, citando una famosa frase di Nino Frassica, che ha contribuito a rendere ancora più divertente il contenuto.
Il web si diverte e lo applaude
I suoi follower hanno apprezzato moltissimo questa iniziativa, sottolineando la sua simpatia e il suo spirito intelligente e ironico. In una recente intervista, Marco aveva parlato del confronto con il padre, Gianni Morandi, che è un’icona della musica italiana ed è ormai arrivato all’età di 78 anni. Marco aveva raccontato di essere stato il primo a notare una somiglianza fisica con il padre, ma che questa cosa gli aveva fatto riflettere sul fatto di sembrare più vecchio di lui. Tuttavia, ha preso la decisione di accettarsi così com’è, senza cercare di apparire diverso da come è realmente. A 50 anni, Marco vuole essere autentico e naturale, senza ricorrere a artifici per cambiare il proprio aspetto.
I suoi follower hanno apprezzato questa scelta e hanno sottolineato come la fisicità non sia tutto, ma che la sua personalità e il suo carattere positivo siano ciò che davvero conta. Marco Morandi sta dimostrando di essere una persona consapevole di sé, in grado di affrontare le critiche con leggerezza e autoironia, diventando un esempio positivo per coloro che si trovano a dover affrontare situazioni simili sui social media. La sua risposta ai detrattori dimostra che l’autoironia può essere una “arma vincente” nel mondo dei social e che la simpatia e la positività possono superare gli attacchi negativi.