Salvo Sottile nella bufera: “Nonostante il suo comportamento è stato anche premiato”, cosa sta succedendo
In un’inedita svolta che sta scuotendo il panorama dell’informazione televisiva italiana, è trapelata la notizia che la celebre trasmissione di giornalismo d’inchiesta, “Report“, potrebbe essere spostata dal suo tradizionale slot del lunedì sera su Rai 3 e sostituita con un nuovo programma condotto da Salvo Sottile. Questo cambio ha immediatamente attirato l’attenzione e le critiche da parte del sindacato dei giornalisti Rai, che non ha esitato a esprimere il proprio dissenso contro tale decisione.
Il sindacato dei giornalisti contro Salvo Sottile
Secondo quanto riportato dal giornale “Il Fatto Quotidiano”, il programma di Sottile avrebbe una durata di 27 puntate, ciascuna della durata di 100 minuti, e si presenterebbe con uno stile definito come “anti-Report“. Salvo Sottile sembra essere vicino alla linea sovranista e alla corrente politica del leader della Lega, Matteo Salvini. Il suo recente avvicinamento alla sottosegretaria leghista Lucia Borgonzoni ha suscitato dibattiti e controversie nell’ambiente mediatico.
La decisione di spostare “Report” alla domenica sera ha destato perplessità tra i rappresentanti sindacali dei giornalisti Rai. La scelta di affidare il posto della nota trasmissione ad un programma esterno, prodotto da una società esterna, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla valorizzazione del giornalismo interno dell’azienda. Il sindacato dei giornalisti Rai, noto come Ugsigrai, ha dichiarato di essere pronto a combattere contro questa decisione.
Le ragioni che hanno portato a questa ristrutturazione della programmazione Rai rimangono ancora sconosciute e questo ha alimentato le proteste del sindacato. “Report” vanta infatti ottimi ascolti e una credibilità consolidata presso il pubblico, rendendo difficile comprendere le motivazioni dietro il suo spostamento. Inoltre, i rappresentanti sindacali hanno sottolineato che l’azienda dovrebbe sfruttare le risorse e le competenze interne, piuttosto che esternalizzare programmi importanti ad alti costi finanziari. E poi il sindacato ha anche eccepito: “Salvo Sottile, anche lui esterno, e per di più inciampato in un brutto post sulla segretaria del Pd Elly Schlein, corredato di bestemmia, post che ha poi disconosciuto. Ma questo caso non ha creato imbarazzo ai dirigenti Rai, che adesso premiano Sottile addirittura con una prima serata: il codice etico può attendere”.
Cosa chiedono i giornalisti
L’Ugsigrai ha evidenziato il problema delle esternalizzazioni nell’ambito dell’informazione televisiva, sottolineando che l’azienda dovrebbe investire nelle risorse interne altamente qualificate piuttosto che affidarsi a produttori e giornalisti esterni. In un momento in cui la trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche è fondamentale, il sindacato ha chiesto spiegazioni chiare riguardo al costo del nuovo programma condotto da Salvo Sottile.
La situazione rimane in evoluzione, e l’esito delle proteste da parte del sindacato potrebbe avere un impatto significativo sulla programmazione televisiva della Rai. L’attenzione è ora rivolta ai vertici aziendali, affinché possano fornire spiegazioni esaustive e rassicurazioni sulle scelte che riguardano l’informazione del servizio pubblico. Il giornalismo d’inchiesta svolge un ruolo fondamentale nella società, e la sua valorizzazione e preservazione devono essere considerate prioritari al fine di garantire un servizio informativo indipendente e di qualità.