Caterina Balivo, la stampa la critica e lei dice: “Mi sarei antipatica anch’io”
Caterina Balivo sta per fare il suo ritorno su Rai 1 a partire dall’11 settembre con “La volta buona“, un nuovo programma di infotainment che sostituirà “Oggi è un altro giorno” precedentemente condotto da Serena Bortone. Questo nuovo show si concentrerà sulle eccellenze italiane in vari settori. Nonostante sia amata dal pubblico, la Balivo ha ricevuto critiche dalla stampa.
La risposta di Caterina alle critiche e l’importanza dell’essere reale
La conduttrice ha risposto alle critiche dichiarando che non sa cosa le viene rimproverato. Ha affermato di non avere drammi nella sua vita, di avere una famiglia e di aver ottenuto il suo primo contratto con Rai all’età di 19 anni: “Non sono brutta, non ho drammi, ho un marito e due figli. A 19 anni avevo il primo contratto in Rai e a soli 26 avevo le mie prime serate. Se fossi invidiosa, molto probabilmente, mi starei antipatica anch’io. Siamo cresciuti con la favola della piccola fiammiferaia che, pian piano, ce la fa. Nel momento in cui ti poni come una donna ambiziosa, che non si vuole mortificare e con un suo pensiero ben preciso, iniziano ad arrivare i detrattori”. La Balivo ha, inoltre, sottolineato come il pubblico femminile apprezzi la sua autenticità e il fatto che non nasconda i segni del tempo come le smagliature dovute alle gravidanze. Ha poi aggiunto l’importanza dell’essere “contemporanea”, né troppo giovane né troppo vecchia: “mi hanno conosciuta a 20 anni e, al di là delle rughe, sono rimasta sempre la stessa. Faccio quello che fanno tutte le donne che lavorano: la spesa, mi arrabbio con i miei figli, li vado a prendere, li riporto e non cancello le smagliature che ho per via delle due gravidanze. La mia vita è reale. Ho 43 anni e non voglio fare la 23enne, né la 50enne. Non voglio essere né giovane né vecchia, voglio essere contemporanea“.
L’approccio di Balivo alla popolarità e la famiglia
Per la Balivo, la popolarità è una naturale estensione del suo lavoro e ama ascoltare le storie delle persone. Parlando dei suoi figli, descrive Cora, 6 anni, come una fusione dei difetti dei genitori, mentre Guido Alberto, 11 anni, come un bambino molto sensibile. La Balivo stessa ha ammesso di essere pratica e diretta, ma ha anche riflettuto sulla necessità di mostrare una maggiore morbidezza in alcune situazioni.