Italia & Dintorni

Ergastolo per le figlie e complice nell’omicidio di Laura Ziliani

Paola e Silvia Zani, insieme al complice Mirto Milani, sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Laura Ziliani, loro madre e ex vigilessa

Paola e Silvia Zani, insieme a Mirto Milani, sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa e madre delle due imputate. Il delitto si è consumato nel maggio del 2021, quando Laura Ziliani è stata prima stordita con benzodiazepine e successivamente soffocata. In seguito, il trio ha sepolto il corpo della vittima vicino al fiume Oglio, nell’Alta Vallecamonica. I tre hanno confessato il crimine alcuni mesi dopo il loro arresto.

La richiesta del pubblico ministero

Il pubblico ministero Cary Bressanelli ha sostenuto che non fosse possibile fare distinzioni sulle responsabilità tra i tre componenti di quello che è stato definito “il trio criminale”. La sua richiesta è stata accolta, portando alla condanna all’ergastolo di Paola e Silvia Zani e Mirto Milani.

Questa sentenza mette in luce la gravità del crimine commesso e la necessità di giustizia per la vittima, Laura Ziliani. La decisione del tribunale riflette la serietà delle accuse e l’intento di assicurare che un atto così efferato non resti impunito.

L’impatto dell’omicidio sulla comunità

L’omicidio di Laura Ziliani ha avuto un profondo impatto sulla comunità dell’Alta Vallecamonica e ha suscitato un forte sentimento di sgomento e tristezza in tutta Italia. Il fatto che il crimine sia stato perpetrato dalle figlie della vittima, insieme a un complice, ha aggiunto un ulteriore strato di shock e incredulità. La condanna a ergastolo per i tre imputati rappresenta una conclusione della vicenda giudiziaria, ma lascia aperte molte domande sulla natura delle relazioni familiari e sulle dinamiche che possono portare a un tale esito tragico.