Un dirigente aziendale rischia un brutto esaurimento nervoso, abbandona la carriera per avviare una fattoria: “Gli animali non ti pugnalano alle spalle”
La storia di Marco Bosia, da dirigente stressato a felice proprietario di una fattoria in provincia di Cremona, rappresenta una profonda trasformazione personale e professionale.
La svolta di vita di Marco Bosia
Marco Bosia aveva raggiunto un punto di svolta nella sua carriera nel settore dell’arredamento, gestendo sei negozi di una catena in franchising, quando ha deciso di abbandonare tutto. Sovraccaricato da un flusso incessante di comunicazioni, con oltre 200 email al giorno, Bosia ha avuto un momento di chiarimento mentre era alla guida: ha gettato via telefono e tablet, simboli della sua vita stressante, e ha intrapreso un nuovo percorso. Questo gesto simbolico ha segnato l’inizio della sua nuova vita, lontano dallo stress cronico e dal rischio di burnout che lo affliggevano profondamente.
Dalle passeggiate alla gestione di una fattoria
La transizione verso una vita più serena e appagante ha avuto origine durante le lunghe passeggiate nei dintorni di Spino, dove Bosia vive da quando aveva cinque anni. La casualità di un incontro con un pastore ha rappresentato il primo passo verso la sua trasformazione: l’acquisto di due pecore e le successive passeggiate con loro nei campi hanno rivelato a Bosia una pace e serenità dimenticate. La decisione di acquistare una cascina diroccata vicino al suo paese natale ha poi definitivamente sancito il suo cambiamento di vita, portandolo a gestire una fattoria con più di 400 animali.
Una nuova realizzazione personale
La vita in fattoria, sebbene fisicamente impegnativa, ha regalato a Bosia una felicità e una soddisfazione che non aveva mai sperimentato prima. Oggi, la sua giornata è scandita dai ritmi naturali degli animali che alleva: cinque asini, quattro mucche, due vitelli, quindici pecore, un gatto, tre cani, oche, anatre e oltre 300 galline. Lontano dalle pressioni del mondo aziendale, Bosia ha trovato un nuovo modo di vivere, basato sul rispetto dei cicli naturali e sull’interazione diretta con la natura e gli animali, che “chiedono solo un po’ di attenzione e danno moltissimo”, senza mai “pugnalarti alle spalle”-