Addio a Bice, fuggì da una casa di riposo per ammirare il mare e rivivere i ricordi della sua gioventù
Salvatrice Gullotta, nota come Bice, l’ottantunenne che scappò da una Rsa per rivedere il mare, è deceduta a Roma per un infarto, lasciando un’eredità di coraggio e desiderio di libertà.
La scomparsa di un simbolo di resilienza
Salvatrice Gullotta, affettuosamente conosciuta come Bice, ci ha lasciato all’età di 81 anni, stroncata da un infarto a Roma. La notizia, diffusa dal suo avvocato Giuliano Lelli Mami, ha rinnovato l’interesse verso la sua storia che aveva toccato il cuore di molti italiani. Bice era diventata un simbolo di resilienza e desiderio di libertà quando nell’aprile del 2023 fuggì da una Rsa di Faenza per rivivere i luoghi della sua gioventù e vedere il mare, uno dei suoi più grandi amori.
La battaglia per l’autodeterminazione
La vita di Bice non è stata solo un’avventura fuggitiva, ma anche una lotta legale per riottenere il controllo sulla propria esistenza. La sua battaglia per cambiare amministratore di sostegno e riconquistare la propria indipendenza è stata una fonte di ispirazione. Il successo di questa battaglia le aveva permesso di trasferirsi in un appartamento a Roma, simbolo della sua riconquistata libertà. Questo cambiamento aveva riempito Bice di gioia, come ricordato dalle parole toccanti condivise dal suo avvocato, che evidenziano la sua gratitudine e felicità per le nuove opportunità di vita.
Un’eredità di coraggio
La storia di Bice, dalla sua “fuga” dalla Rsa alla lotta per l’autonomia, è una testimonianza potente del desiderio intrinseco di ogni persona di vivere liberamente, nonostante le avversità. Il suo viaggio verso il mare e la successiva battaglia legale rappresentano non solo un atto di ribellione contro le restrizioni imposte dalla società agli anziani, ma anche un messaggio di speranza per tutti coloro che si trovano in situazioni simili. Bice lascia dietro di sé un’eredità di coraggio e la conferma che la ricerca della felicità e dell’indipendenza non conosce età.